Blockchain, quali opportunità per le assicurazioni?

Ernst & Young pubblica un report in cui individua le implicazioni, positive e negative, per l’industria insurance di quella che è stata definita la più grande invenzione dopo Internet. Intanto il colosso US John Hancock comincia a sperimentarne i possibili usi

Pubblicato il 09 Mag 2016

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Già nel 2014, il venture capitalist Marc Andresseen definiva la blockchain la più grande invenzione dopo Internet.

Negli ultimi due anni la tecnologia blockchain (superato l’erronea identificazione con il fenomeno Bitcoin) ha cominciato a venire a galla come una tecnologia capace di rivoluzionare molti settori, a cominciare da quello finanziario, determinando un aumento degli investimenti in questo ambito da parte di venture capitalist ma anche di istituzioni bancarie e aziende.

Ernst & Young, adesso E&Y, una delle principali società di consulenza al mondo, ha pubblicato il report “Blockchain technology as a platform for digitization – Implications for the insurance industry” in cui illustra il funzionamento della tecnologia, le sue evoluzioni future, le implicazioni, applicazioni e conseguenze per il settore assicurativo. Il report individua il campo delle opportunità e quali criticità dovranno essere affrontate.

Opportunità di cui il colosso assicurativo John Hancock ha già cominciato a occuparsi.

Dal 2015 John Hancock ha istituito il LOFT (Lab of Forward Thinking), un centro enorme situato nell’Innovation District di Boston dedicato allo sviluppo di innovazione, molto proiettato verso il futuro e particolarmente sperimentale.

Recentemente il lavoro del LOFT è giunto alla frontiera della blockchain: è stata infatti annunciata una collaborazione con ConsenSys e BlockApps (due giovani società che sviluppano applicazioni su tecnologie blockchain) indirizzata allo sviluppo di nuovi servizi per la gestione dei patrimoni di nuovi clienti e di nuove modalità per la gestione dei processi assicurativi.

Secondo quanto riportato da CoinDesk, non si parla ancora di prodotti assicurativi pronti per il cliente finale basati su tecnologie blockchain, ma è evidente che la compagnia sta esplorando un maniera piuttosto intensa questo settore.

Il capo dell’innovazione di John Hancock Ace Moghimi, ha dichiarato a CoinDesk che il suo team sta lavorando su diverse applicazioni blockchain rivolte sopratutto a rendere l’azienda più trasparente e più efficiente.

“Di solito (ndr.quando si fa sviluppo dell’innovazione) si parte con un bisogno del cliente o di un problema di business che si vuole risolvere. Ma nel caso della blockchain, stiamo prima di tutto valutando l’impatto che questa tecnologia potrebbe avere sulla nostra efficienza operativa ed efficacia.”

Sulla sperimentazione della John Hancock in ambito blockchain trovi qui l’articolo integrale.

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