Big data analytics, ritardi e opportunità per le assicurazioni

Rispetto a banking e retail le insurance company sono indietro per un serie di ostacoli propri del settore (legacy, processi, normative). Ma proprio per questo sono quelle che possono trarre i maggiori vantaggi dall’analisi dei dati. Un business che entro il 2020 varrà 210 miliardi di dollari (IDC)

Pubblicato il 23 Mag 2017

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Secondo IDC, società mondiale specializzata in ricerche di mercato e servizi di consulenza, le tecnologie analitiche, presenti da anni sul mercato, stanno attraversando una fase che IDC ritiene a tutti gli effetti di “disruption” a causa dell’impiego sempre più sistematico di insight sviluppati attraverso piattaforme di Big Data Analytics e algoritmi cognitive/machine learning/AI. Tali piattaforme stanno cambiando il profilo degli investimenti che le aziende stanno compiendo sui tradizionali progetti di business analytics e alimentando la nascita di nuove iniziative, laddove soprattutto entrano in gioco le trasformazioni indotte dall’IoT.

Il mercato mondiale delle tecnologie e dei servizi di business analytics crescerà con un CAGR dell’11% fino al 2020, superando quell’anno i 210 miliardi di dollari di valore, evidenzia IDC. Poco più della metà del giro d’affari 2020 sarà appannaggio dei servizi di business analytics, mentre il software genererà 60 miliardi di dollari. La parte restante, circa 35 miliardi di dollari, sarà veicolata da infrastrutture computazionali, di storage e di rete.

A trainare la crescita e la trasformazione due tecnologie: machine learning e intelligenza artificiale. Entrambe, applicate al settore degli analytics, permettono di raggiungere nuove dimensioni nell’elaborazione dei dati. Già a partire dal 2018, IDC prevede che il 75% degli sviluppatori (ISV e aziendali) includerà meccanismi cognitive, di machine learning o di intelligenza artificiale in almeno un’applicazione, comprese tutte le soluzioni di business analytics.

La disruption digitale si autoalimenta, in buona sostanza, e per le aziende recuperare gap e rimanere al passo non è un impegno leggero: sempre IDC prevede che entro il 2020 i progetti IoT di maggiore successo saranno quelli capaci di costruire una nuova sinergia tra data science e data engineering accelerando il processo di convergenza tecnologica tra componenti applicative e sistemi integrati, realizzando soluzioni verticali altamente specializzate.

Questi processi interessano anche il mondo assicurativo, settore per il quale IDC ritiene che la maggiore lentezza nell’adozione di nuove tecnologie rispetto alle controparti del banking o del retail, derivino soprattutto una serie di ostacoli specifici del settore: sistemi legacy piuttosto datati, un numero relativamente alto di processi svolti ancora manualmente, substrati di regolamentazioni e normative in materia di privacy e protezione dei dati, e una generale renitenza culturale all’innovazione. Al tempo stesso, però, l’industria assicurativa è forse quella che maggiormente può raggiungere maggiori benefici e raccogliere opportunità abbracciando la digital disruption.

La trasformazione digitale nelle assicurazioni abilita nuovi modelli di business, rivoluziona la customer experience, trasforma le informazioni in vantaggio competitivo. Temi di cui si parlerà all’ IDC Insurance Day il prossimo 15 giugno a Milano.

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