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Assicurazioni e asset digitali: come cogliere le opportunità di NFTs, metaverso e criptovalute

Gli assett digitali rappresentano un mondo ancora inesplorato per il settore assicurativo, un mondo ricco di potenziale. Ecco come prepararsi ad investire nelle polizze di un futuro sempre più vicino

Aggiornato il 20 Gen 2023

Assicurazioni e asset digitali

L’enorme impatto della tecnologia sulle nostre vite quotidiane sta creando nuove opportunità per il mondo assicurativo. Se infatti tradizionalmente gli oggetti da assicurare hanno sempre avuto una qualche forma fisica – una casa, un’automobile, un dispositivo di valore – a partire dagli ultimi anni si stanno facendo spazio nuove categorie di polizze pensate per asset digitali, elementi intangibili ma comunque potenzialmente dotati di grande valore. 

Come sottolineato su Forbes da Ali Safavi, CEO e co-founder della startup insurtech COVU, si tratta di un settore ancora agli albori, a cui però le compagnie più innovative dovrebbero già da ora cominciare a prestare particolare attenzione.

Asset digitali: le nuve opportunità per le assicurazioni

Il termine “asset digitali” fa riferimento a vari elementi strettamente legati alla tecnologia, come gli NFT (non fungible tokens, contenuti digitali collegati alla blockchain), le fotografie digitali o i brani musicali in formato online: articoli dotati di un loro valore intrinseco, seppure non fisico, che possono essere persi, plagiati o danneggiati. 

Questi asset rappresentano un mondo inesplorato per il settore assicurativo, per il quale ancora non esistono soluzioni specifiche. Alcune formule già in commercio, comunque, si avvicinano alle necessità dei clienti. Gli NFT, per esempio, potrebbero essere protetti tramite polizze per i rischi cyber, e anche le criptovalute e i portafogli digitali potrebbero ricadere nell’ambito delle coperture contro i rischi informatici. 

Nella maggior parte dei casi, però, gli asset digitali non rientrano nelle coperture offerte dalle polizze assicurative tradizionali, sottoscrivibili in modo semplice e rapido. Le aziende del settore, quindi, possono approfittare di questa zona grigia per ampliare il portfolio e studiare soluzioni apposite, le quali permetterebbero di rispondere alle necessità dei clienti e differenziarsi dai competitor e dalle compagnie meno avvezze al cambiamento, acquisendo quindi un notevole vantaggio.

Come offire polizze per gli asset digitali?

Nella sua analisi, Safavi ha presentato una serie di consigli rivolti alle compagnie interessate a investire, in futuro, nelle polizze per asset digitali. Secondo il CEO di COVU, in primo luogo è fondamentale rimanere informati riguardo agli ultimi sviluppi nel mondo assicurativo, per conoscere le mosse dei competitor e le nuove soluzioni presentate sul mercato. 

Per sondare meglio il terreno e capire la dimensione della domanda relativa ai nuovi servizi, poi, è utile iniziare fin da ora a parlare con i clienti e informarsi riguardo agli asset digitali che gestiscono e alle loro eventuali esigenze assicurative a riguardo. In relazione a questo, è importante informare gli utenti più propensi a trattare asset digitali sensibili riguardo ai rischi a cui potrebbero essere esposti in assenza di coperture specifiche.

Infine, le startup orientate verso la tecnologia e i mondi virtuali dovrebbero prestare particolare attenzione al metaverso, un settore ancora poco esplorato ma per il quale si prevede una grande crescita nei prossimi anni, che porterà con sé la necessità di assicurare un’ampia serie di oggetti virtuali.

Oggi, i prodotti insurance relativi agli asset digitali sono ancora agli inizi, ma le compagnie insurtech più innovative dovrebbero iniziare a sondare il mercato, parlare con i clienti e introdurre di conseguenza nuovi prodotti e servizi, in modo da rimanere al passo con i tempi.

Articolo originariamente pubblicato il 20 Gen 2023

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