A Palo Alto, nella solita Silicon Valley, una società chiamata Knightscope ha realizzato una flotta (o sarebbe meglio dire una squadra?) di forze dell’ordine robotiche per combattere crimini e criminali e tenere i cittadini al sicuro. Sono alcuni anni che Knightscope preannuncia l’arrivo dei suoi robocop, ma ora a quanto pare ci siamo: secondo quanto la società ha rivelato a TechCrunch, molte aziende della Valle del Silicio, li stanno già utilizzando come rinforzo ai servizi di sorveglianza. Ogni robot K5 può essere affittato a soli 6,25 dollari orari. Ma l’obiettivo è quello di integrarli nelle forze dell’ordine.
K5 non respira. Ma vede, osserva, ascolta, odora, meglio di un essere umano ed interpreta tutti i dati che acquisisce. K5 è completamente autonomo, è dotato di telecamere per una visione ad alta definizione a 360 gradi, diurna e notturna, scanner laser, sensori di vario genere compresi quelli per rilevare gli odori o il calore. Non porta armi, ma è in grado di avvisare in tempo reale le forze dell’ordine o altri sistemi di sorveglianza collegati se individua o sospetta un’infrazione. Il robot è in grado di sorvegliare grandi spazi come un parco pubblico o presidiare ambienti indoor.
Le tecnologie software sviluppate e utilizzate da questa giovane società sono varie e sofisticate e spaziano dall’intelligenza artificiale all’analisi di big data, al social engagement, all’analisi dei comportamenti. Il che significa che il robot è in grado di gestirsi, fare analisi predittive e interagire. E’ un oggetto connesso, quindi è potenzialmente in grado di accedere a dati amministrativi, aziendali, personali, tutto dipende ovviamente dai livelli di accesso e controllo che gli vengono concessi. Potrebbe rivelarsi quel genere di poliziotto a cui basta guardare in faccia qualcuno per sapere chi è, cosa fa, quanto paga di tasse, cittadinanza, abitazione, social ranking, ultimo post facebook o sms, malattie trasmissibili, ecc. Una situazione certamente inquietante, anche senza andare a ipotizzare violazioni della cyber security; ma c’è anche e sopratutto il lato positivo, cioè la possibilità grazie all’uso di questi robocop di riuscire a prevenire e quindi evitare anche situazioni altamente violente e di massa, oggi troppo frequenti.
La società dice che i robot poliziotti sono pensati come ausilio alle forze di polizia e non come sostituzione della stessa, e sostengono che il loro uso possa portare a una diminuzione del 50% del crimine.
Certamente, in una società con sempre più emergenze sicurezza e un apparato statale che spesso non riesce a garantire (per questioni di costi) un’adeguato presidio contro i crimini, i robocop avranno un grande futuro: costano meno di un dipendente in carne e ossa, non hanno mai riposo, sotto molti aspetti sono più efficienti e possono affrontare situazioni di estremo pericolo.