Novembre 2021 è il mese della prima svolta per la regolamentazione dell’ecosistema insurtech: si aprono lunedì 15 le candidature per partecipare alla sandbox regolamentare promossa dal Ministero dell’Economia e delle Finanze in collaborazione con l’Ivass, la Banca d’Italia e la CONSOB.
Un progetto essenziale per abilitare la trasformazione digitale del settore assicurativo, che si scontra oggi con lo scoglio della mancanza di una normativa adeguata.
Letteralmente la sabbiera, il recinto di sabbia che usano i bambini per giocare, una sandbox è un ambiente controllato con regole semplificate e costi contenuti per testare nuovi prodotti o servizi innovativi, su scala ridotta e per un tempo limitato.
Già largamente usata all’estero, si tratta di uno strumento facilitatore dell’innovazione all’interno di contesti con normative complesse come, appunto, fintech e insurtech.
I benefici di una sandbox regolamentari non si limitano alla maggiore libertà di sperimentazione per le startup, ma coinvolgono anche gli investitori, che saranno incoraggiati a finanziare progetti in Italia grazie alla presenza di un quadro normativo semplificato e al tempo stesso regolamentato, quindi a contenuto rischio.
E non solo: l’Ivass – l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni – utilizzarà la sandbox insurtech come banco di prova per valutare i progetti innovativi e attuare gli interventi normativi necessari per agevolare lo sviluppo tecnologico e digitale del settore assicurativo, riducendo i potenziali rischi.