Che l’industria assicurativa, oggi così legata alla tecnologia, faccia gola alle big tech è un tema a cui le compagnie tradizionali devono dedicare molta più attenzione, anche perché si cominciano a vedere i fatti.
Amazon, per esempio, sta lanciando in India polizze auto e bici, come riporta Business Insider: le polizze potranno essere acquistate tramite Amazon Pay, in soli 2 minuti, senza dover compilare le tradizionali pratiche burocratiche. Inoltre, anche i claim saranno completamente digitali, veloci, senza scartoffie; la gestione delle riparazioni super efficiente.
Un business decisamente appetibile, se si considera che l’India ha una bassa penetrazione assicurativa nel settore auto (circa il 50%) e un’elevata adozione di fintech (la più alta al mondo). Le offerte assicurative degli operatori storici indiani sono inaccessibili a causa dei prezzi molto elevati e uniformi e del fatto che sono per lo più offline.
Per la nuova impresa, Amazon sta ampliando la sua partnership con l’insurtech Acko, startup insurtech che ha ottenuto la licenza per operare, quindi non è un distributore ma una compagnia assicurative vera e propria, digital-first, che punta sull’offerta di polizze low-cost ma altamente personalizzate.
La risposta del mercato non potrà che essere positiva, d’altro canto i consumatori di ogni parte del mondo sono sempre più disposti ad acquistare assicurazioni da grandi aziende tecnologiche. Solo il 17% dei consumatori era disposto a farlo nel 2016, ma da allora è cresciuto fino al 36% nel 2020, per Capgemini.
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