Amazon allarga il business nelle assicurazioni puntando sulle startup

Il gigante dell’e-commerce sta portando a termine l’investimento nella startup Acko in India, un mercato enorme e in cui il business assicurativo cresce, sostenuto da iniziative pubbliche. Amazon si conferma come il nuovo, potente competitor per le Compagnie tradizionali

Pubblicato il 03 Gen 2018

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Abbiamo recentemente parlato di come il gigante del retail online non sia più solamente (per le Compagnie assicurative) un punto di riferimento per la customer experience, bensì un nuovo temibile competitor.

I primi segnali a essersi manifestati sono stati il lancio lo scorso anno da parte di Amazon.co.uk di Amazon Protect, una polizza contro danni accidentali, guasti, furti degli oggetti (dalla lavatrice al telefonino) acquistati attraverso la stessa piattaforma di e-commerce, realizzata in collaborazione con The Warranty Group, caratterizzata da una totale integrazione nel processo di acquisto dei prodotti sulla piattaforma da essere assolutamente seamless e ‘indolore’ per il cliente, il massimo in termini di customer experience.

A questo primo esperimento ben riuscito è seguito l’annuncio a Londra di campagne di recruiting alla ricerca di professionisti del mondo assicurativo volta a rafforzare la squadra che si occuperà di espandere questo stesso servizio oltre il Regno Unito, cioè in Germania, Francia, Italia e Spagna, Paesi in cui era già operativo, ma solo per certi tipi di beni.

Una nuova conferma della volontà dei Amazon di espandersi al business assicurativo è quella emersa proprio in questi giorni relativa all’acquisizione (formalmente non ancora completata, ma preannunciata ormai da diverse testate) della startup indiana dell’insurtech Acko, fondata proprio nel 2017 a Mumbai, che ha raccolto un suo primo investimento (seed investment) dal venture capital pari a 30 milioni di dollari.

Acko ha ottenuto la licenza per operare, quindi non è un distributore ma una compagnia assicurative vera e propria, digital-first, che punta sull’offerta di polizze low-cost ma altamente personalizzate.

Una startup che ha un potenziale altissimo, che si affaccia in un mercato nazionale molto più che promettente, sostenuto da diverse iniziative del Governo e che ci si attende dovrà almeno quadruplicare nei prossimi 10 anni raggiungendo un valore di circa 240 miliardi di dollari.

Infatti, anche il principale concorrente di Amazon nel mercato indiano Flipkart pare che avesse trattative in corso, poi naufragate, per entrare nel capitale sociale di Acko.

L’affare tra Amazon e Acko sembra che si configurerà in parte come investimento in un prossimo aumento di capitale, in parte come accordo commerciale, in base al quale la società di ecommerce distribuirà sulla propria piattaforma le polizze di Acko.

Per il momento, quindi, le mosse di Amazon verso il mondo assicurativo non si discostano dalla sua anima ‘retail’: Amazon è diventato quello che è vendendo fondamentalmente prodotti altrui e lo stesso potrebbe fare con le polizze, garantendosi margini di profitto (a scapito dei guadagni delle Compagnie) senza doversi sobbarcare di tutto il carico pesante di impegni, capitali, responsabilità, adempimenti che spettano alle società che ‘producono’ assicurazioni.

Comunque si guardi la questione è certo che la torta delle assicurazioni in futuro la mangerà anche Amazon.

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