Alyt, una scatola per gestire facilmente la smart home

Una startup torinese, ma con sede in Silicon Valley, ha messo a punto una piattaforma, che è anche un oggetto di design, in grado di far dialogare qualsiasi oggetto connesso

Pubblicato il 02 Set 2015

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La smart home che verrà dovrà essere non solo connessa e intelligente, ma semplice da gestire. Perchè nell’iper-connessione degli oggetti, nel caos di applicazioni e prodotti, nell’identificazione di protocolli di comunicazione compatibili, il consumatore si perde.

E che cos’è la smart home senza l’adozione diffusa da parte delle persone? Gli anni della domotica hanno dimostrato che non basta che una tecnologia esista perchè attecchisca presso il popolo dei consumatori: l’utilizzatore ci deve trovare senso, convenienza, praticità.

La ricerca della semplicità nella gestione di un ecosistema di dispositivi e sistemi può essere dunque un obiettivo tecnologico e di business in sé, capace di rappresentare il portale di accesso dei consumatori al variegato mondo della smart home, costituito da impianti per la sicurezza, per l’energia, per la climatizzazione, dispositivi di intrattenimento, automazione domestica e, nel prossimo futuro, la salute e il benessere.

Gestire la smart home è il business di Alyt, una startup con mente italiana (torinese per l’esattezza) ma sede principale a Sunnyvale, in Silicon Valley, il miglior mercato internazionale per la ricerca di investitori “tech” da parte di società che abbiano progetti di forte crescita, come appunto questa.

Per l’utilizzatore, Alyt si presenta come un dispositivo dal design impeccabile che racchiude la piattaforma tecnologica che gestirà la casa intelligente: hot spot per connettere ad internet, anche in 3G e 4G, ogni tipo di oggetto smart, dalle tapparelle ai dispositivi di sicurezza, dalla lavatrice all’impianto elettrico, alla chiusura delle porte al frigorifero e alla vaschetta delle piante. In base agli usi, il dispositivo principale sarà corredato di telecamere per la video – sorveglianza, sensori e altri dispositivi, anche se la tecnologia si interfaccia anche con prodotti di altri brand.

La gestione di Alyt avviene attraverso comandi vocali o un’app per cellulare molto intuitiva, compatibile con iOS e Android, la comunicazione è sicura grazie all’utilizzo di protocolli criptati particolari (il team ha esperienze nel settore della sicurezza militare). Ma non è tutto: Alyt è capace di imparare le abitudini del suo del padrone di casa, di utilizzare big data di Google (per esempio quelli del traffico) e quelli dei social network, per arrivare ad anticipare le nostre necessità.

“Per troppi anni la domotica ha sviluppato sistemi proprietari chiusi, che vincolavano i loro clienti e rendevano rigido il mercato, per questo motivo ALYT rappresenta la svolta reale per questo settore. – dice il Ceo della società Luca Gaetano Capula – La possibilità di far dialogare ogni oggetto connesso e di farli interagire tra di loro a prescindere dal protocollo di comunicazione che utilizza, si tramuta in un vantaggio enorme per l’utente finale, che non deve più chiedersi se un oggetto che acquista è compatibile o meno con gli altri, ma semplicemente se gli può essere utile o meno.

Altro elemento innovativo da un punto di vista hardware, che però si riflette sulle potenzialità del prodotto, è dato dalla presenza della batteria di back up, della comunicazione 3g e 4g, e dell’intelligenza presente anche a bordo dell’hub e non solo in cloud come la quasi totalità dei nostri competitor. Questo fa si che ALYT non sia una semplice scatola stupida, e che anche in assenza di corrente elettrica o copertura wifi, possa continuare a lavorare e a comunicare con il mondo. l’intelligenza a bordo dell’hub è quindi capace di ospitare e gestire direttamente anche servizi di terze parti.”

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Come spesso succede nell’industria tecnologica, dietro la semplicità di un prodotto c’è tantissima tecnologia, che la società vuole mantenere di alto standard anche attraverso la collaborazione aperta con terze parti. “Proprio l’apertura ai servizi di terze parti rende ALYT una piattaforma estremamente versatile e con grandissime potenzialità, perchè permette ad aziende come Telco, utilities e società di assicurazioni, di avere una porta sempre aperta sui loro clienti, e in base alle loro necessità poter veicolare ai loro clienti servizi mirati.”

Alyt si indirizza fondamentalmente al mercato consumer, ma la società pensa di sviluppare le proprie attività anche verso il mercato assicurativo, come spiega a InsuranceUp il Ceo, Luca Gaetano Capula.

“ALYT permette alla compagnia assicuratrice di avere una percezione puntuale e costante di quello che accade nelle abitazioni, negli uffici o nei negozi dei loro clienti. Una fuga di gas, una tubazione rotta, un principio d’incendio, un tentativo di effrazione possono venire rilevati immediatamente e permettere quindi un intervento che ne limiti o addirittura annulli il danno per il cliente e di riflesso i risarcimenti dovuti. Per quanto riguarda gli esercizi commerciali, ad esempio si possono monitorare celle frigorifere, o ambienti speciali che richiedono temperature o umidità precise, e segnalare in caso di anomalie e addirittura fare intervenire direttamente un tecnico. Possono essere veicolati servizi di sicurezza con costi e modalità decisamente più convenienti rispetto a quelli tradizionali che prima erano appannaggio solo di società di vigilanza e che avevano costi esorbitanti. Ma questi sono solo alcuni degli scenari possibili, l’elemento sfidante su cui ci siamo concentrati è proprio quello di poter fornire alle assicurazioni uno strumento che possa generare soluzioni smart a valore aggiunto che le assicurazioni possono fornire ai propri clienti, per differenziare ed ampliare il loro portafoglio prodotti o per rendere più appetibili le vecchie polizze assicurative.”

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