Accenture: aumentano gli investimenti insurtech in Big Data, AI e IoT

Secondo la società di consulenza sulle tre tecnologie si è concentrato circa il 70% dei capitali investiti nel 2016, perché rappresentano la base per le assicurazioni del futuro, sempre più personalizzate e in tempo reale

Pubblicato il 26 Apr 2017

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Globalmente, gli investimenti in insurtech nel 2016 ammontano a 1,7 miliardi di dollari, con un volume e un valore quasi raddoppiato dal 2014. L’intelligenza artificiale (AI) e l’internet delle cose (IoT) rappresentano quasi la metà degli investimenti totali, dice la nuova ricerca di Accenture “The Rise of InsurTech”, condotta in collaborazione con CB Insights su 450 operazioni insurtech negli ultimi tre anni.

Il numero combinato di investimenti su startup che utilizzano tecnologie AI (compresa l’automazione), IoT (inclusa la connected insurance) o sviluppano analytics per i Big hanno attirato la maggior parte dei capitali e rappresentano il 56% nel numero di investimenti, contando però circa il 70% del valore investito.

Secondo Accenture, l’industria assicurativa vede l’intelligenza artificiale e l’internet of things come cruciali per fornire livelli di personalizzazione sempre più elevati e offrire ai clienti migliori risultati basati su dati reali. L’intelligenza artificiale ha il potenziale per trasformare l’industria assicurativa, passando da una valutazione del rischio basato sull’esperienza passata al monitoraggio (e quindi valutazione) dei rischi in tempo reale, attenuando o addirittura prevenendo le perdite per i clienti. Lo IoT permetterà agli assicuratori di offrire un servizio personalizzato in tempo reale; di aumentare l’efficienza operativa; di realizzare un pricing più preciso.

Questa tesi non è al momento del tutto corroborata dai dati, in quanto, lo stesso report, indica che la gran parte degli investimenti arrivano dal di fuori delle compagnie tradizionali: nel 2016 solo il 14% degli investimenti realizzati proveniva da compagnie assicurative o dai loro fondi d’investimento (comunque un bel balzo rispetto al 3% del 2014). Tuttavia, l’investimento delle compagnie a favore di startup tecnologiche non è solo confinato al perimetro insurtech, dice Accenture, anzi: circa l’80% dei loro investimenti si sta al momento orientando a startup tecnologiche che non hanno un immediato, diretto nesso con il settore assicurativo, ma potrebbero averlo a breve, come il settore dei pagamenti digitali, della protezione dati, della salute.

Il Regno Unito rimane la piazza principale in Europa per l’insurtech. Nonostante l’incertezza politica ed economica in conseguenza alla Brexit, il Paese ha continuato ad attirare forti investimento insurtech nel 2016. Anche se non c’è stato un aumento nella nascita di startup insurtech nel Regno Unito, il valore degli investimenti si è più che raddoppiato, raggiungendo i 19 milioni di dollari USA.

Anche Germania e Francia hanno anche visto una forte crescita degli investimenti nel 2016 e rappresentano i primi mercati insurtech in Europa dopo il Regno Unito. La percentuale di investimenti insurtech nel resto del mondo è più che raddoppiata, passando dall’11 per cento del 2015 al 23 per cento nel 2016.

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