Finlombarda, la finanziaria della Regione Lombardia, ha adetito ad Assofintech, l’associazione italiana del mondo fintech e insurtech. È un altro segnale del consolidarsi della collaborazione fra operatori tradizionali e nuovi operatori della finanza digitale. Michele Vietti, che è presidente di Finlombarda e di Finpiemonte e guida ANFIR, l’associazione nazionale delle finanziarie regionali, in questo intervento per EconomyUp illustra il ruolo di questi enti a sostegno dell’innovazione delle imprese e l’attuazione del PNRR.
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Le aziende dovranno innovare sempre più per essere in grado di reagire e adeguarsi rapidamente ai mutamenti dell’ecosistema in cui operano, cogliendo le opportunità di sviluppo connesse a nuovi bisogni di cittadini e imprese. È fondamentale quindi sostenere il rilancio del sistema economico-produttivo finanziando l’innovazione e supportando modelli sicuri di produzione e consumo improntati alla flessibilità, alla digitalizzazione, alla sostenibilità ambientale e alla transizione verso un’economia circolare.
Ma anche la finanza ha necessita di innovarsi a sua volta per rispondere ai nuovi bisogni dei clienti, soprattutto nell’attuale contesto caratterizzato da repentini mutamenti accelerati dalla pandemia. Un esempio evidente è il settore del Fintech in progressiva crescita
Il PNRR riconosce l’innovazione come fattore di crescita
Il PNRR riconosce l’innovazione come un fattore di crescita in molteplici ambiti trasversali alle 6 missioni: ad esempio l’innovazione darà un contributo fondamentale per la competitività del sistema produttivo; per il settore della cultura e del turismo, per la modernizzazione della PA, per la transizione verde, per il trasferimento tecnologico e l’istruzione, per il settore sanitario, per le infrastrutture e i trasporti, per lo sviluppo degli spazi urbani.
Il rispetto delle stringenti regole dettate dall’Unione Europea, per un rapido impegno dei fondi e un loro successivo puntuale utilizzo, richiede uno sforzo comune e distribuito: a un solido coordinamento centrale va necessariamente abbinato un altrettanto efficace e diffuso coinvolgimento dei territori, se si vogliono raggiungere gli ambiziosi obiettivi prefissati nei ristretti tempi previsti.
A supporto delle Regioni ci saranno certamente le Finanziarie regionali, da sempre braccio operativo finanziario dei rispettivi Enti di riferimento, il cui ruolo potrà essere tanto più incisivo quanto più il PNRR farà perno sulle Regioni stesse per la “messa a terra” degli investimenti sui sistemi economici e sociali locali.
PNRR, il ruolo delle finanziarie regionali
Il valore aggiunto che le Finanziarie regionali possono apportare, nell’ambito del Piano, è l’evoluzione di quanto già oggi forniscono in svariati ambiti, dalla programmazione e attuazione dei fondi comunitari in gestione concorrente, al sostegno alle politiche regionali di sviluppo. In particolare, in quanto punti di snodo tra amministrazione regionale e tessuto economico locale, tra risorse pubbliche e settore finanziario privato, le Finanziarie possono giocare un ruolo essenziale in diversi ambiti rilevanti:
- nel “fare leva” sui fondi del PNRR già disponibili, affiancandovi, laddove necessario, risorse aggiuntive provenienti dal livello locale e dai partner finanziari[2];
- nel veicolare le risorse sul territorio, in particolare alle imprese, in tutti quei casi in cui lo schema di intervento adottato fosse quello degli strumenti finanziari, grazie all’expertise tecnica maturata e alla conoscenza delle specifiche realtà regionali;
- nell’identificare, accompagnare e supportare le progettualità candidabili ad essere finanziate dal PNRR, presenti nei rispettivi ambiti regionali di riferimento, grazie alle proprie “antenne” da sempre presenti sul territorio e alle attività di servizi, per imprese ed Enti Locali, con cui sono solite integrare le misure finanziarie offerte
Le finanziarie regionali e l’innovazione finanziaria
Il ricorso alle nuove tecnologie nei servizi finanziari – permettendo la strutturazione di prodotti complementari ai finanziamenti tradizionali – rappresenta oggi una fondamentale opportunità per far fronte all’esigenza di liquidità delle imprese.
L’innovazione finanziaria, per questo, costituisce uno degli ambiti di intervento più rilevanti per le Finanziarie regionali, pur nella varietà delle mission e dei modelli operativi che le contraddistinguono, spesso riconducibili anche alla specificità dei rispettivi territori e alle diverse regole di ingaggio che legano le finanziarie ai propri Enti regionali di riferimento.
Affrontare le sfide che l’innovazione finanziaria pone richiede innanzitutto un impegno comune, ancor più forte rispetto al passato, tra gli interlocutori regionali, nazionali ed europei e un coinvolgimento più incisivo dei territori, dove le Finanziarie regionali possono giocare un ruolo determinante.
Attivare forti alleanze con questi interlocutori strategici è un passaggio fondamentale per facilitare l’accesso alle risorse in una strategia condivisa, amplificando gli impatti sul territorio. Ma non basta: gli stessi attori che supporteranno il territorio dovranno innovarsi a loro volta. Le Finanziarie regionali avranno necessità di adeguare le proprie organizzazioni e la loro offerta di prodotti e servizi per consolidare il ruolo di soggetto “intermedio” tra pubblico e privato, capace di conciliare le finalità del policy maker con quelle degli investitori di mercato e delle imprese.