Laura Oliva, una delle (rare) donne del fintech italiano, ha una nuova sfida da affrontare per la sua eKuota: renderla (anche) più sostenibile. Al momento preferisce non sbilanciarsi, “per un mix di scaramanzia e di prudenza”, ma anticipa a EconomyUp che la prossima scommessa di eKuota, la startup FinTech che ha co-fondato nel 2013 e di cui è CEO, “si giocherà sul piano del rating di sostenibilità. Per essere più precisi, riguarderà la misurazione e il monitoraggio dei cosiddetti criteri ESG“.
L’acronimo sta per Environmental, Social e Governance, i tre pilastri della sostenibilità. “Il primo considera i dati che permettono di misurare l’impatto ambientale di una realtà produttiva, tenendo conto di indicatori come le emissioni di CO2, l’utilizzo di energie rinnovabili o la tipologia di rifiuti prodotti e il loro smaltimento; il secondo si focalizza, l’organizzazione dell’attività e la sicurezza sul posto di lavoro; il terzo valuta la diversity, l’inclusione e altri temi affini”, spiega Oliva. “Stiamo lavorando per fornire dati quantificabili alle aziende anche su questi elementi, che hanno acquisito un’inedita centralità e sono utilizzati sempre più spesso per analizzare gli investimenti”.
L’Unione Europea sta spingendo, infatti, verso un obbligo di trasparenza che riguarda non solo i rischi finanziari ma anche quelli pertinenti la sostenibilità, in un’ottica di promozione degli aspetti ambientali e sociali. E l’integrazione delle tematiche ESG è dunque una tematica di interesse grande e attuale per tutte le imprese.
La mission di eKuota
Questa implementazione non modifica la mission di eKuota ma la rende più ampia e articolata. “Noi siamo partiti con il proposito di democratizzare la finanza di impresa, rendendo disponibili a tutte le aziende e in modo immediato una serie di informazioni ricavate dall’utilizzo di strumenti complessi, disponibili in precedenza solo a grandi organizzazioni finanziarie come banche e assicurazioni”, spiega la CEO. “Si trattava in particolare di informazioni sulle fluttuazioni dei cambi valutari, sul costo delle materie prime (commodities) e sui tassi di interesse, indispensabili per valutare su parametri obiettivi il rischio finanziario e prendere in modo consapevole importanti decisioni operative”.
A questo primo “pacchetto” – che può essere fruibile in modo diversificato a seconda delle necessità – eKuota ne aggiungerà dunque un altro, focalizzato sui criteri ESG, per monitorare in tempo reale la propria posizione nello scenario della sostenibilità, sulla base di criteri misurabili e facendo anche un raffronto, quando possibile, con eventuali competitor.
Anche in questo caso il servizio offerto si baserà sulla trasmissione di dati misurabili. “Noi non orientiamo le scelte e non forniamo consulenze: mettiamo a disposizione dei nostri clienti dei riferimenti quantitativi e loro sceglieranno come procedere”, chiarisce Oliva. “Detto questo va precisato che l’intento con cui ci muoviamo non è speculativo. Abbiamo avuto sinora e vogliamo mantenere un approccio cautelativo. Segnaliamo i rischi. Forniamo i dati per dare all’imprenditore contezza del quadro di riferimento e indicazioni su cosa fare nel caso voglia diminuire il livello di rischio“.
Come funziona la piattaforma per misurare il rischio
L’accesso a eKuota non è diverso da quello di un social network. Bastano nome, cognome ed email per registrarsi sulla piattaforma e accedere alle funzionalità in modalità cloud. Si inseriscono i flussi di cassa e si misura il rischio. Quindi si può scegliere cosa e come coprire in termini di protezione, misurando il rapporto tra costi della copertura e vantaggi.
La piattaforma informa regolarmente sull’andamento dei mercati e altre questioni rilevanti attraverso un sistema di notifiche personalizzabile e la corrispondenza tra realtà e target aziendali può essere misurata in tempo reale. Ci sono informazioni base a cui si può accedere gratuitamente e poi pacchetti tagliati su misura il cui prezzo varia in base ai servizi offerti.
Ma chi sono i clienti di eKuota? “Al momento, si tratta di imprese italiane che operano sui mercati internazionali, vendono all’estero e soprattutto acquistano dall’estero materie prime agricole e minerarie“, dice Oliva. Quando sarà operativo il pacchetto sostenibilità, che non è ancora presente sulla piattaforma, è probabile che anche la tipologia dei clienti andrà incontro a una trasformazione. «In questo ultimo anno il numero di abbonamenti a eKuota è comunque sensibilmente cresciuto, anche per effetto della pandemia da covid-19, che ha modificato l’approccio al digitale da parte di tante aziende e manager».
Nel 2019, nell’ambito degli Italy Awards per le Donne in Finanza Laura Oliva è stata nominata Donna FinTech dell’anno, per i risultati raggiunti con eKuota ma anche per l’impegno nell’ambito dell’educazione e della divulgazione finanziaria.È anche co-autrice di un manuale sul tema dell’equity crowfunding, che può essere scaricato gratuitamente.