Il futuro del fintech tra blockchain, archivi segreti e lotta alla corruzione

Il Financial Times stima in 20 miliardi di dollari il valore della tecnologia bitcoin/blockchain utilizzata per archiviare documenti. Il futuro del fintech va oltre i pagamenti, verso la lotta alla corruzione passando per le guerre civili.

Pubblicato il 14 Mar 2016

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Mentre la maggior parte degli occhi sono puntanti sul bitcoin/blockchain utilizzato come moneta, il Financial Times stima in 20 miliardi di dollari — 20 mila milioni di dollari — il valore della stessa tecnologia utilizzata per archiviare documenti. C’è di più. Il giro d’affari è calcolato solo sugli archivi del settore bancario, a cui vanno aggiunti gli altri settori economici e soprattutto la pubblica amministrazione.

Questo non vuol dire che il bitcoin utilizzato come moneta sia stato un fallimento. Io stesso uso i bitcoin in modo regolare, ed a Londra li accettiamo persino per pagare gli affitti. Ma la moneta è solo uno dei tanti usi della blockchain, la tecnologia alla base del bitcoin. Anzi, tra tutti gli usi è quello a maggiore rischio di essere ostacolato dalle istituzioni. Gli Stati sono sempre stati molto gelosi del potere di battere moneta.

Nonostante il Regno Unito riconosca i bitcoin come una “commodity” al pari dell’oro — e dunque non in violazione dell’esclusiva di Banca di Inghilterra di emettere moneta — non tutte le nazioni sono altrettanto disponibili.

Ci sono due domande che di solito vengono in mente ad ogni imprenditore.

►Da dove vengono i 20 miliardi di dollari del Financial Times?
►E come è possibile arrivare ad una fetta della torta?

La risposta passa (anche) per Netflix, il servizio di serie TV e film online.

Tra Netflix e gli archivi blockchain da 20 miliardi di dollari

Se come me siete abbonati a Netflix avrete notato un numero sempre maggiore di serie TV che citano i bitcoin. Almost Human, The Blacklist, in tutte le serie i “cattivi” ormai preferiscono i Bitcoin perché sono anonimi. Ma perché una tecnologia anonima va utilizzata per archiviare i documenti?

Gli appassionati di Bitcoin sanno già al risposa. Perché nella realtà il bitcoin/blockchain è esattamente l’opposto dell’anonimato. Così come un colpo di pistola non fa esplodere un’automobile, l’anonimato dei bitcoin è una storia fantastica inventata da Hollywood.

Il bitcoin non è il primo tentativo di moneta virtuale, anzi “commodity virtuale”. Uno dei motivi del suo successo è che la blockchain permette di seguire i passaggi di ogni frazione di bitcoin da un proprietario all’altro.

Gli euro sono anonimi, i bitcoin no

Se domani un lettore mi pagasse 100 euro in contanti, non ci sarebbe nessun modo per rintracciare il pagamento. Certo è possibile studiare il mio stile di vita, controllare se spendo più di quanto guadagno, ma non c’è alcun mezzo che permetta di tracciare esattamente quei specifici 100 euro. Al contrario, grazie alla blockchain, è possibile tracciare qualunque bitcoin a ritroso fino al giorno della sua emissione (o per usare il termine tecnico “dal giorno della sua estrazione”).

La stessa regola vale per le grandi banche. Immaginiamo una banca poco onesta che ricicla denaro proveniente dal traffico di droga. Ogni giorno entrano centinaia di milioni illeciti, che vengono distribuiti sotto forma di mutui e prestiti ai normali correntisti. Per scoprire l’illecito bisogna studiare bilanci estremamente complicati e rintracciare il flusso di denaro. La parola chiave è “flusso di denaro”. Perché il singolo dollaro o euro non è rintracciabile.

Ora immaginiamo una banca che utilizzi bitcoin. I correntisti e le autorità possono tracciare l’intera storia di ogni singolo bitcoin che viene prestato. Entrambi diventerebbero quantomeno sospettosi se ogni volta che la banca rilascia un mutuo, una parte importante dei bitcoin è passata per Silk Road, l’e-commerce che vendeva droga illegale prima che l’FBI arrestasse il fondatore.

Dai mutui ai documenti alle guerre civili

Se la caratteristica della blockchain è la tracciabilità totale, è chiaro che la tecnologia è perfetta per gestire archivi ed ridurre il rischio di documenti falsi.

Questo non vale solo per le banche. Se un medico è scoperto con una laurea falsa, è possibile risalire in pochi secondi allo specifico ufficio che ha emesso il titolo, e controllare se è un caso unico o no. Se i titoli irregolari sono di molto superiori alla media dell’errore umano, quasi sicuramente ci troviamo di fronte ad un ufficio corrotto.

Possiamo portare l’esempio ai massimi livelli. Immaginiamo un paese colpito regolarmente da guerre civili, dove ogni governo annulla il valore delle decisioni del governo precedente, compresi i titoli di studio. Medici, avvocati, ingegneri, qualunque professione che abbia bisogno di un riconoscimento vive nel caos. Un paziente non può sapere se il chirurgo che sta per operare un membro della sua famiglia è un vero medico.

Certificare il titolo attraverso la blockchain è un sistema perfetto per garantire trasparenza e ridurre il caos. Persino i governi in carica possono essere interessati a questa strumento di stabilità.

Se vi sembra fantapolitica, date un’occhiata in Africa. La Sierra Leone e la Guinea — due paesi con una storia di guerre civili infinite — hanno deciso di adottare la blockchain proprio per certificare i titoli professionali, e stanno lavorando sulla certificazioni delle patenti. Africa (e Asia) sono sempre più terreni fertili e sorprendenti per l’innovazione ed il fintech.

Se vi capita di passare per ad uno degli eventi di Level39, il nostro acceleratore di startup a Londra, chiedete di Tomasz Mloduchowski del nostro Blockchain Lab. Qualche anno fa era proprio in Sierra Leone come volontario “particolare”. Dove le Ong tradizionali fornivano aiuti medici e pratici alle persone, Tomasz aiutava il governo ad attivare il suo sistema blockchain. Le nuove tecnologie creano nuovi lavori, a volte molto particolari.

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Questo è il secondo articolo di una serie dedicata al futuro del fintech ed in particolare alla blockchain. Puoi leggere ogni articolo autonomamente su EconomyUp.

  1. Fintech, il futuro è cominciato. Ecco i 3 pilastri
  2. Fintech tra blockchain, archivi segreti e lotta alla corruzione
  3. Come la Blockchain può sterminare la maggioranza degli avvocati (arricchendo gli altri)

(Immagine: Fernando Mafra su Flickr.com)

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