Habble, la piattaforma cloud based che monitora e ottimizza l’utilizzo e i costi della telefonia fissa e mobile per aziende, ha ricevuto un finanziamento da Nicola Colla e Fabio Nalucci, due business angel italiani esperti di information technology con alle spalle una importante exit nel 2014.
Il round è un series A (di solito quello effettuato da un venture capital…). La cifra dell’operazione non è stata resa nota ma è compresa, a quanto risulta a EconomyUp, tra 500 mila euro e 1 milione.
Con questo aumento di capitale, la società, che ha sede a Milano e laboratori di sviluppo a Pisa, mira a crescere a livello internazionale dopo aver consolidato la propria presenza sul territorio Italiano facendo leva su un finanziamento di pre-seed della Camera di Commercio di Pisa.
Uno degli elementi dell’operazione che salta all’occhio è l’intervento di due business angel in una fase successiva al seed. Di solito gli “angeli” finanziano le startup nelle fasi iniziali (seed ed early stage) per poi disinvestire nei momenti in cui la nuova impresa arriva a round di finanziamento più grandi.
L’iniezione di capitali consentirà l’assunzione di ulteriore personale in Italia e lo sviluppo delle attività di sales e marketing in Europa insieme al sostegno delle attività di ricerca e sviluppo del software nei laboratori di Pisa.
“Il finanziamento fornito da Nicola Colla e Fabio Nalucci apre una nuova fase della crescita di Habble, che può ora puntare a una posizione di leadership nel mercato di riferimento”, afferma Antonio De Luca, ceo e fondatore di Habble. “Questo nuovo round di investimento è testimonianza della capacità di Habble di attrarre l’attenzione di investitori qualificati”.
“Con una suite di business application rilevanti sia per clienti di grande dimensione che per le Pmi e il potenziale di sviluppo di app mobile per l’utente finale, Habble rappresenta una startup su cui investire nel panorama dell’information tecnology italiano” afferma uno degli investitori, Nicola Colla, business angel e imprenditore.
Nel 2015 Habble, fondata nel 2012, ha fatturato circa mezzo milione di euro, triplicando i ricavi dell’anno precedente, che a loro volta erano tripli rispetto al 2013. E sempre nel 2015 ha raggiunto quota 100 clienti, attivi in vari settori (tra i quali Anas, Aon, Sky Italia, Università di Bologna, Crif, Arcese Trasporti), e ha siglato un accordo con Telecom Italia per proporre servizi ai clienti della compagnia di telecomunicazioni.