Il concetto di gemelli digitali nasce dal mondo ingegneristico per consentire simulazioni fedelissime alla realtà e aggiornate in tempo reale di oggetti complessi. Tuttavia la recente esplosione di nuove tecnologie in grado di raccogliere enormi quantità di dati, e una sempre maggiore disponibilità di spazio di archiviazione e di potenza di calcolo a basso costo, stanno rendendo i digital twin un fenomeno interessante anche per altri settori. Uscendo dall’ambito industriale infatti ogni giorno aumentano le applicazioni in campo sanitario, nel settore della moda, della gestione energetica degli edifici, nella pianificazione urbanistica e nel retail. E i gemelli digitali possono essere utilizzati anche nel banking.
Digital twins, banking e fintech
Negli ultimi anni alcuni degli stessi processi che hanno reso sempre più accessibili e popolari i gemelli digitali, hanno anche aumentato la pressione su banche e finanziarie. La trasformazione digitale, la multicanalità, l’Open Banking, Brexit e Covid-19 sono solo alcune delle sfide che hanno messo a dura prova la resilienza di un settore da sempre esposto ai cambiamenti e intrinsecamente predisposto all’adattamento alle novità umane e tecnologiche.
Le banche tradizionali ormai vedono arrivare concorrenti da ogni dove: devono fare i conti quotidianamente con la maggiore agilità di nuovi player che operano solo in digitale e con la spinta verso l’online da parte della clientela. La possibilità di effettuare proiezioni future partendo dai dati disponibili nel presente è il pane quotidiano di qualsiasi manager, soprattutto in ambito finanziario dove gli operatori vivono in una costante tensione strategica verso l’immanente incertezza dei possibili eventi futuri. Facile comprendere quindi quanto possa risultare attraente la possibilità di eseguire analisi accurate prendendo in considerazione una moltitudine di scenari diversi. Ovvero la promessa di fondo dei gemelli digitali.
La costruzione e manutenzione di un digital twin è sostenuta dai progressi tecnologici ormai quotidiani, progressi che hanno portato da tempo le simulazioni a un livello di complessità irraggiungibile per qualsiasi essere umano. Così come le istituzioni finanziarie possono raccogliere sempre più dati da tutte le aree del proprio business, i casi d’uso si stanno ampliando in tutte le direzioni in maniera direttamente proporzionale.
Possibili applicazioni dei gemelli digitali nel banking
I gemelli digitali nel banking possono quindi trovare diversi piani di applicazione: nell’attività finanziaria, nella customer journey, nei processi di retail e, infine, nelle attività di supporto degli spazi fisici e delle infrastrutture digitali.
L’aspetto più tipico è quello legato all’attività bancaria vera e propria: il livello raggiunto dalle Intelligenze Artificiali e dalle tecniche di machine learning consentono di poter simulare il comportamento, predisposizione e capacità di spesa/risparmio degli utenti. Grazie alla mole di dati disponibili, diventa quindi possibile sperimentare le performance di alcuni prodotti finanziari prima del lancio o testare i vari esiti dell’erogazione di un mutuo, valutando gli impatti su solvibilità e appetibilità col variare dei tassi di interesse.
Oltre ad accelerare i tempi di lancio sul mercato, ragionando su prodotti già presenti, si possono ipotizzare molteplici strategie di cross-selling sul portafoglio clienti. Scendendo nell’ambito della customer relationship management, si può sfruttare la proliferazione di sensori IoT per modellizzare gli stessi sportelli bancari – così come in qualsiasi altra attività retail – migliorando i touchpoint con la clientela, l’efficienza degli spazi fisici e la loro sicurezza. Una profilazione più approfondita consente anche di individuare nuove strategie di pubblicità e vendita mirata, sempre restando all’interno della filiale.
In un mondo in cui i canali digitali rappresentano la prima area di contatto con una fetta crescente della clientela, affinare l’interfaccia utente della propria app o sito web è una questione strategica che travalica la mera usabilità. Anche in questo aspetto l’applicazione di gemelli digitali permette di simulare il comportamento delle persone online aiutando a comprendere le aree di miglioramento e simulando le conseguenze di un numero potenzialmente infinito di possibilità prima del rilascio finale. In ultimo il digital twinning può essere applicato per testare la solidità e le performance a livello tecnico dei data center, i veri pilastri dell’online banking. Inoltre, allo stesso tempo, può servire nell’individuazione di punti deboli nell’infrastruttura di sicurezza, consentendo di simulare attacchi e possibili frodi.
Tutte questi usi rappresentano lo sterminato potenziale di una tecnologia ancora tutta da esplorare in ambito fintech. È bene notare infatti che per quanto nel 2021 hardware e software sembrino già maturi per svariate applicazioni concrete, i casi di studio rimangono ancora piuttosto limitati e la sfida più grande per il settore sembra proprio essere l’identificazione di un ambito pragmatico in grado di restituire risultati evidenti per tutti i player interessati.