Il fintech made in Italy non passa inosservato. Lo dimostra la classifica di Invyo, fornitore globale di approfondimenti e analisi fintech, che ha stilato l’elenco delle 50 aziende più valutate in Europa che offrono soluzioni disruptive nei settori bancari e assicurativi.
Invyo ha analizzato oltre 3500 aziende fintech in Europa e ha stilato la classifica delle 50 società più finanziate. Sono le 50 stelle nascenti che stanno affermando la propria posizione di leadership sia a livello nazionale che in Europa (qui puoi leggere il report in versione completa).
Analizzando la top 10 della classifica, emergono alcuni dati interessanti:
- La società fintech più valutata in Europa è l’olandese Adyen: 8,3 miliardi di dollari
- Sul podio anche l’italiana Nexi, al secondo posto con una valutazione di poco inferiore (8,2 miliardi di dollari), seguita dalla svedese Klarna (5,5 miliardi di dollari)
- Su 10 società ben 5 hanno sede nel Regno Unito, confermando il prima inglese nel mondo fintech in Europa.
Fintech, la top 10 delle più valutate in Europa
Adyen è una piattaforma internazionale di pagamenti digitali che aiuta i merchant a trovare le soluzioni migliori attraverso tutti i canali: e-commerce, in store e mobile. Collabora con società come eBay, Spotify, Brunello Cucinelli, Boggi e molte altre e punta a dare un importante valore aggiunto ai retailer.
È un unicorno pronto a fare il suo ingresso nei mobile payment in Italia per aiutare i nostri retailer ad affrontare le sfide internazionali.
2. Nexi (Italia): 8,2 miliardi di dollari
Nexi è la PayTech leader in Italia, operante in partnership consolidate con circa 150 istituti Bancari che rappresentano l’80% del numero di sportelli del sistema bancario in Italia. Attraverso la sua tecnologia connette banche, punti vendita e cittadini, rendendo possibili i pagamenti digitali. La missione di Nexi è rendere digitale ogni pagamento e agevolare lo sviluppo della digitalizzazione del nostro Paese. Nexi opera in tre segmenti di mercato: Merchant Services & Solutions, Cards & Digital Payments e Digital Banking Services. Gestisce 41 milioni di carte, 1,4 milioni di terminali POS, 13.400 atm, 420 mila postazioni di e-banking e serve oltre 890.000 esercizi commerciali.
3. Klarna (Svezia) : 5,5 miliardi di dollari
Fondata nel 2005 in Svezia, Klarna fornisce soluzioni di pagamento a 60 milioni di consumatori attraverso 100.000 commercianti in 14 paesi. Klarna offre pagamenti diretti, opzioni di pagamento dopo la consegna e piani di rateizzazione. In pratica con Klarna si effettuano i pagamenti dopo la consegna degli acquisti online.
4. Greensill (Regno Unito): 3,5 miliardi
Fondata nel 2011 da Lex Greensill, la società che porta il suo nome fornisce strumenti per il SCF (Supply Chain Finance, cioè l’insieme di soluzioni che consentono a un’impresa di finanziare il proprio Capitale Circolante) in Europa, Nord America, America Latina, Asia e Africa, lavorando con banche e investitori istituzionali.
5. Transferwise (Regno Unito): 3,5 miliardi di dollari
Transferwise è stata fondata nel 2011 a Londra da Taavet Hinrikus e Kristo Käärmann con la semplice idea di rendere il trasferimento di denaro trasparente ed economico. Oggi ha 1600 dipendenti in tutto il mondo.
Il 22 maggio scorso ha chiuso un round da 292 milioni di dollari: ora la società è valutata 3,5 miliardi di dollari (la slide del report di CBInsights non è aggiornata perché realizzato prima della chiusura del round). Al round hanno partecipato Vitruvian Partners, Lone Pine Capital e Lead Edge Capital, oltre a Andreessen Horowitz e Baillie Gifford (già investitori della startup).
6. N26 (Germania): 3,5 miliardi di dollari
N26 sta costruendo la prima Mobile Bank globale. E per questo motivo si è fatta notare tra le società fintech in Europa. Il suo obiettivo è rendere i servizi bancari più flessibili e trasparenti per i propri clienti. Che si tratti di caratteristiche già esistenti, come le notifiche in tempo reale e l’assenza di commissioni sui pagamenti tramite carta effettuati in tutto il mondo, o di funzionalità previste per il futuro, come la condivisione dei conti con un semplice clic, N26 continua a risolvere i problemi legati ai servizi bancari che i consumatori digitali di tutto il mondo si trovano a dover affrontare.
7. Oaknorth (Regno Unito): 2,8 miliardi di dollari
Di Oaknorth, hanno parlato Filippo Mastropietro e Carlo Alberto Minasi in questo articolo pubblicato su EconomyUp il 3 giugno, definendola una delle fintech più interessanti in Europa. Oaknorth Bank specializzata nell’erogazione del credito alle medie imprese, rappresenta oggi la fintech di maggior successo nel mercato europeo avendo raccolto 1 miliardo di dollari da fondi di venture capital. Grazie a un sistema di Intelligenza Artificiale, è in grado di analizzare dati strutturati e non strutturati provenienti da centinaia di banche dati diverse, emettendo un credit report modello investment banking che tiene conto di analisi dell’industry e competitor in 48 ore. Risultato: 4 miliardi di prestiti emessi nel solo mercato UK con un NPL ratio e missed payments dello 0% e un premium interest rate riconosciuto dai clienti che ha portato OakNorth a raggiungere 46 milioni di dollari di profitti nel 2018 con un incremento del 220% rispetto al 2017.
8. Monzo (Regno Unito): 2,5 miliardi di dollari
Monzo è una new bank mobile fondata nel 2015, permette di aprire un conto in pochi minuti. All’inizio si chiamava Mondo e, fin dalla sua fondazione, ha raggiunto traguardi notevoli che l’hanno portata ad essere una delle fintech più interessanti (e finanziate) in Europa: la banca mobile-first e mobile-only nel 2016 ha lanciato una campagna di crowdfunindig ottenendo 1,3 milioni in 96 secondi.
9. Funding Circle (Regno Unito): 2,4 miliardi di dollari
È una piattaforma di prestiti online. Funding Circle è la principale piattaforma di prestiti per le piccole imprese nel Regno Unito, negli Stati Uniti, in Germania e nei Paesi Bassi, abbinando gli investitori con denaro da prestare con le imprese che desiderano finanziare il loro prossimo passo.
Per aiutare le aziende a ottenere i finanziamenti di cui hanno bisogno per crescere e far progredire l’economia, e offrire agli investitori rendimenti interessanti per meglio provvedere al proprio futuro.
10. Izettle (Svezia): 2,2 miliardi di dollari
Fondata nel 2010 da Jacob De Geer e Magnus Nilsson, iZettle ha messo a punto una piattaforma per la gestione delle transazioni al dettaglio utilizzata da quasi mezzo milione di commercianti. La società con sede a Stoccolma offre alle piccole e medie imprese soluzioni portabili point-of-sale solutions e strumenti gratuiti di supervisione delle vendite. I suoi lettori mobili aiutano le pmi a elaborare pagamenti con carte di credito e di debito, un segmento a parte rispetto agli affari di PayPal che sono ancora in gran parte concentrati sulle transazioni online.
Obiettivo di questa società (ultima nella top 10 delle fintech più finanziate in Europa): aiutare i piccoli imprenditori a vivere meglio, lavorare meno e guadagnare di più. Nel 2010 ha rivoluzionato i pagamenti in mobilità con il primo lettore di carte dotato di mini-chip per dispositivi mobili.