La banca online tedesca Penta abbandona l’Italia dopo poco meno di un anno: aveva cominciato le sue attività nel nostro Paese nell’ottobre 2019 e con agosto chiude i battenti. La comunicazione è arrivata ai clienti, principalmente PMI, liberi professionisti e startup, che sono stati avvertiti della graduale chiusura di tutti i conti correnti di Penta Italia nel corso dei prossimi due mesi.
L’inversione di rotta della challenger bank segue due importanti round di investimento series B che hanno portato nelle casse prima 18,5 milioni di euro e poi poco meno di 5 milioni, risorse tutte orientate, secondo le comunicazioni ufficiali, proprio a scalare il mercato delle PMI in Europa, poco servite dalle istituzioni finanziarie.
Penta è nata in Germania nel 2017 a opera di Aleksandar Orlic, Igor Kuschnir, Jessica Holzbach, Lav Odorovic, Luka Ivicevic, Matteo Concas, Sir Gabriel Holbach, e ha ricevuto il primo round di investimento da €2,2 milioni nel gennaio 2018. Lo stesso anno, è stata acquisita da Finleap, il più grande company builder fintech europeo, fondendosi con Beesy. Ad agosto 2019, dopo aver raggiunto oltre 17.000 clienti in Germania, ha ricevuto un secondo round da €8 milioni guidato da HV Holtzbrinck Ventures, grazie al quale aveva iniziato la sua espansione Europea partendo proprio dall’Italia.
La società fintech ha accusato tuttavia il colpo coronavirus e cambiato strategia, che ora piuttosto che espansiva è di consolidamento e crescita nel mercato interno, quello tedesco.
L’abbandono di Penta del mercato italiano lascia il campo libero ad altri operatori fintech, in particolare Qonto, probabilmente il suo principale competitor per tipologia di servizio finanziario offerto e di clienti.
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