FINTECH

Criptovalute, Azimut e Banca Sella investono nella piattaforma di exchange Young Platform

Nonostante la nuova crisi sul mercato, Azimut ha investito 11 milioni in un round da 16 a cui hanno partecipato Banca Sella e United Venture. Nata a Torino nel 2018, Young Platform è una startup fintech per la compravendita di criptovalute, che restano il futuro

Pubblicato il 15 Giu 2022

Il team di Young Platform

Nonostante l’andamento incerto del mercato (vedi il crollo di bitcoin degli ultimi giorni), le criptovalute restano il futuro da modellare. La dimostrazione è il nuovo investimento di Azimut in Young Platform, piattaforma italiana di exchange su cui ha precedentemente investito, tra gli altri, Luigi Berlusconi.

Come lead investor, Azimut ha contribuito 11 milioni di euro a un round d’investimento per un totale di 16 milioni. Al round hanno partecipato anche Banca Sella e United Venture, già investitore nella startup.

Young, la piattaforma italiana per la compravendita di criptovalute

Fondata nel 2018 da sei ex studenti di Informatica dell’Università di Torino (Andrea Ferrero, Alexandru Stefan Gheban, Samuele Raimondo, Andrea Carollo, Marco Ciarmoli e Daniele Rinaldi), Young Platform è una startup fintech italiana per la compravendita di criptovalute. Oltre ad abilitare l’excange, promuove un’attività educativa e divulgativa sulla tecnologia blockchain e sul mondo crypto, attraverso l’app Young Platform Step e i contenuti editoriali della sua Academy.

Con un sistema di exchange sicuro e intuitivo, Young Platform accompagna i principianti che vogliono convertire in euro i propri token YOUNG (YNG), acquisiti attraverso l’app, per acquistare per la prima volta Bitcoin o una tra le 27 principali criptovalute sul mercato.

Ha ottenuto già a giugno 2021 un round da 3,5 milioni di euro guidato da United Ventures, grazie al quale ha cominciato il suo lavoro di ampliamento del team.

A che cosa servirà l’investimento

I nuovi capitali permetteranno di sostenere i piani di sviluppo di Young, con l’ampliamento del team da 65 a 110 persone entro fine 2022, e l’espansione in nuovi mercati a partire da Francia, dove ha già avviato il processo per ottenere la licenza per criptovalute, e Spagna.

L’investimento apre la porta a possibili sviluppi futuri anche sul profilo industriale da parte di Azimut, che ha già avviato sperimentazioni nell’ambito degli asset digitali.

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