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Corporate Venture Capital, dalle multinazionali investimenti record nel 2015

Un report di Cb Insights svela che l’anno scorso le unità di venture capital delle grandi aziende hanno partecipato a 1301 finanziamenti in tutto il mondo, per un totale di 28,4 miliardi di dollari. Un balzo del 70% rispetto al 2014. E non mancano gli investimenti diretti di corporate in startup: 668 per un totale di 26,9 miliardi

Pubblicato il 04 Apr 2016

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Le nuove divisioni di grandi imprese o multinazionali dedicate a investimenti in capitale di rischio – il cosiddetto Corporate Venture Capital (Cvc) – continuano a immettere flussi di denaro nell’ecosistema del venture capital, al punto che il numero di Cvc dal 2011 a oggi è più che raddoppiato. Il Corporate Venture Capital sta sconfinando dai tradizionali settori in cui era solito investire, high-tech e sanità, e negli ultimi tempi grandi gruppi come JetBlue, General Mills e Campbell’s Soup Company hanno creato nuove divisioni “venture” per penetrare in alcuni mercati. In generale nel 2015 i finanziamenti con la partecipazione di corporate venture capital a livello internazionale sono saliti del 70% rispetto al 2014. Tuttavia alla fine del 2015 si è registrato un calo di questo trend, significativo, sembra, di un mutato atteggiamento nei confronti del venture capital in generale.

È quanto emerge dallo studio “The 2015 global corporate venture capital year in review- A comprehensive data-driven look at 2015’s corporate venture capital activity globally” diffuso a marzo da Cb Insights. Qui è possibile scaricare il report completo. Vediamo i principali punti.

Raffica di finanziamenti – Complessivamente nel 2015 il Corporate Vc ha partecipato a 1301 finanziamenti in tutto il mondo, per un totale di 28,4 miliardi di dollari. Un balzo del 70% rispetto al 2014, quando furono investiti 16,7 miliardi di dollari in 1245 deal. In particolare il terzo trimestre del 2015 ha rappresentato un autentico record sia in termini di numero di finanziamenti sia per denaro erogato con la partecipazione di Cvc. Tutto questo è dovuto in parte al sostegno fornito dal Cvc ad alcuni mega-round di finanziamento da oltre 100 milioni di dollari ad unicorni quali Didi Kuaidi, società cinese sviluppatrice di un’applicazione per prenotare i taxi che ha raccolto 2 miliardi di dollari, SoFi (Social Finance), piattaforma di San Francisco che mette in collegamento studenti ed ex studenti, che ha conquistato 1 miliardo di dollari, Jet e altri. Tuttavia, per quanto riguarda i soli deal, l’attività del corporate venture è cresciuta soltanto del 4% anno su anno. E l’anno è finito in calare, con un rallentamento registrato nel quarto trimestre.

Il picco – Il 2015 ha visto un numero record di Cvc, tra quelli nuovi e quelli già attivi a livello mondiale. L’anno scorso 85 nuove unità di Corporate Vc hanno realizzato il loro primo investimento, proseguendo nella lunga marcia iniziata nel 2010, quando il loro numero è cominciato ad aumentare. Nel 2015 sono anche cresciuti i Cvc che hanno fatto investimenti sia in fase seed sia in una fase più matura della società nella quale investivano.

In crescita gli investimenti in Europa – Le startup nordamericane hanno preso il 69% dei finanziamenti da Corporate Venture mondiali nel primo trimestre del 2015, ma la percentuale è scesa al 59% nel terzo trimestre, mentre l’Asia, al secondo posto, e l’Europa, al terzo, conquistavano terreno.

N.1 è il Vc di Intel – Medaglia d’oro delle corporate che investono in capital di rischio è stata Intel Capital, la divisione di Intel Corporation nata appunto per gestire venture capital, investimenti internazionali, merger e acquisizioni. Nel 2015 Intel Capital ha investito il 18% in più di GV (la ex Google Ventures), che si piazza così al secondo posto. Il Cv di Intel ha realizzato massicci investimenti all’estero, con il 32% di essi in società esterne al mercato statunitense.

I settori preferiti – I finanziamenti di Cvc statunitensi in Internet sono scesi del 34% nel primo trimestre 2015, ma hanno recuperato fino ad arrivare al 49% entro la fine dell’anno. Quasi a pari merito gli investimenti in healthcare (17,2%) e mobile (16.5%).

Gli investimenti diretti in startup – Oltre alle unità specificamente dedicate al venture capital, le multinazionali possono anche decidere di investire direttamente in startup che vengono finanziate con capitale di rischio. Le corporate hanno partecipato a 668 finanziamenti di questo tipo, per un totale di 26,9 miliardi di fondi raccolti nel 2015.

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