Conio, la startup della compravendita di bitcoin chiude un round da 3 milioni di dollari

La società fondata da Vincenzo Di Nicola e Christian Miccoli ora vale 40 milioni di dollari. Con il nuovo capitale investirà in ricerca e sviluppo nei settori chiave inerenti alle criptovalute. Mentre crescono le richieste di partnership da parte di banche, assicurazioni e imprese

Pubblicato il 21 Giu 2018

Conio

Conio chiude un round di finanziamento da tre milioni di dollari. E ora, la fintech della compravendita di Bitcoin, ne vale più di quaranta. A scommettere sulla società fondata da Christian Miccoli, ex AD di Che Banca, e Vincenzo Di Nicola sono una serie di investitori, di cui non è stato rivelato il nome, i quali hanno sottoscritto un aumento di capitale tramite un Round Serie A.

Che cos’é Conio e quale tecnologia sviluppa

Fondata a San Francisco nel 2015, Conio è oggi tra le prime società fintech in Europa a offrire alle istituzioni finanziarie, banche e assicurazioni, soluzioni integrate per la gestione di asset digitali, dai wallet per la gestione delle criptovalute all’integrazione dei protocolli blockchain all’interno di carte e servizi di pagamento su smartphone. Le soluzioni e i wallet Conio sono offerti in white e private label e sono integrabili all’interno delle applicazioni finanziarie offerte dagli istituti bancari alla propria clientela retail, private e corporate.

Vincenzo Di Nicola, co-fondatore di Conio
Intervistato di recente da EconomyUp durante l’evento   “Cryptocurrencies: A bubble or here to stay?”, organizzato da Cariplo Factory in collaborazione con EconomyUp, Vincenzo Di Nicola aveva detto: «Le criptovalute saranno il futuro. Non importa se tra 5, 10 o 30 anni, una cosa è certa: diventeranno di uso ultracomune. Nel breve termine ci saranno alti e bassi, come per ogni tecnologia dirompente, ma il 2018 sarà l’anno delle transazioni in tempo reale e a costi molto bassi».

Vincenzo Di Nicola (Conio): "Bitcoin e criptovalute sono il futuro"

Vincenzo Di Nicola (Conio): "Bitcoin e criptovalute sono il futuro"

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Ecco come Conio investirà i 3 milioni

Alla luce di questo round di finanziamento, le sue parole suonano un po’ più familiari. E oggi, Di Nicola commenta così l’operazione: «Le nuove risorse raccolte da Conio ci consentono di intensificare le attività di ricerca e sviluppo nei settori chiave e di prossimo utilizzo delle valute digitali: dall’e-commerce alle telecom, dalle automobili finanziariamente intelligenti agli smart contract assicurativi, facendo leva su tecnologie blockchain di frontiera di cui stiamo contribuendo allo sviluppo. Su ognuno di questi mercati ci stiamo impegnando per poter soddisfare la domanda crescente di partnership che ci proviene da banche e assicurazioni, imprese e istituzioni».

Christian Miccoli, co-fondatore e CEO di Conio
Anche Christian Miccoli, co-fondatore, CEO e responsabile del business di Conio, ha espresso la propria soddisfazione: «L’immediata chiusura del round, le lusinghiere condizioni espresse dai nostri nuovi Azionisti e il loro profilo di Investitori professionali testimoniano la credibilità del Progetto Conio e delle persone con le quali abbiamo il privilegio di condividere quotidiamente il nostro lavoro. Le risorse raccolte da Conio consentiranno un ulteriore sviluppo della nostra offerta di servizi a supporto dei nostri clienti retail e corporate per la gestione dei protocolli blockchain e dei wallet bancari per la gestione degli asset digitali. Le banche, le assicurazioni, le imprese e le istituzioni possono ritrovare oggi in Conio un partner ancora più forte per supportare le loro strategie di crescita sui nuovi mercati dei digital assets in tutto il mondo».

Oltre ai due co-fondatori, Conio annovera tra i propri azionisti anche Poste Italiane, Banca Finanziaria Internazionale, Fabrick, Boost Heroes, il network Italian Angels for Growth, David Capital, oltre a un gruppo di investitori professionali.

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