Conio chiude un round di finanziamento da tre milioni di dollari. E ora, la fintech della compravendita di Bitcoin, ne vale più di quaranta. A scommettere sulla società fondata da Christian Miccoli, ex AD di Che Banca, e Vincenzo Di Nicola sono una serie di investitori, di cui non è stato rivelato il nome, i quali hanno sottoscritto un aumento di capitale tramite un Round Serie A.
Che cos’é Conio e quale tecnologia sviluppa
Fondata a San Francisco nel 2015, Conio è oggi tra le prime società fintech in Europa a offrire alle istituzioni finanziarie, banche e assicurazioni, soluzioni integrate per la gestione di asset digitali, dai wallet per la gestione delle criptovalute all’integrazione dei protocolli blockchain all’interno di carte e servizi di pagamento su smartphone. Le soluzioni e i wallet Conio sono offerti in white e private label e sono integrabili all’interno delle applicazioni finanziarie offerte dagli istituti bancari alla propria clientela retail, private e corporate.
Ecco come Conio investirà i 3 milioni
Alla luce di questo round di finanziamento, le sue parole suonano un po’ più familiari. E oggi, Di Nicola commenta così l’operazione: «Le nuove risorse raccolte da Conio ci consentono di intensificare le attività di ricerca e sviluppo nei settori chiave e di prossimo utilizzo delle valute digitali: dall’e-commerce alle telecom, dalle automobili finanziariamente intelligenti agli smart contract assicurativi, facendo leva su tecnologie blockchain di frontiera di cui stiamo contribuendo allo sviluppo. Su ognuno di questi mercati ci stiamo impegnando per poter soddisfare la domanda crescente di partnership che ci proviene da banche e assicurazioni, imprese e istituzioni».
Oltre ai due co-fondatori, Conio annovera tra i propri azionisti anche Poste Italiane, Banca Finanziaria Internazionale, Fabrick, Boost Heroes, il network Italian Angels for Growth, David Capital, oltre a un gruppo di investitori professionali.