Carte di credito, ecco quando servono per gestire al meglio il business delle aziende

Le nuove soluzioni presenti sul mercato spingono sempre più imprese all’utilizzo di questo strumento di pagamento, che offre diversi vantaggi. Nella ricerca di sistemi di pagamento alternativi al contante, è forte la preferenza per le prepagate che permettono di trasferire denaro ai dipendenti in tempo reale e senza costi

Pubblicato il 11 Lug 2017

Fintech

Snellire le procedure tra datore di lavoro e dipendente. Ma anche velocizzare i processi di spesa e ricezione dei pagamenti. Oltre che pagare fornitori e utenze. Sono questi i motivi principali per cui sempre più società fanno ricorso all’utilizzo di carte di credito aziendali. Una strategia utile per tracciare ogni tipo di pagamento da una parte, e delegare, con la certezza di avere il controllo immediato su qualsiasi movimento, dall’altra. Il trend si alimenta anche grazie alle tante iniziative messe in atto delle banche che, con l’obiettivo di rendere l’utilizzo delle carte sempre più appetibile, garantiscono ai clienti vantaggi come: addebito posticipato senza commissioni, dotazione di assicurazioni gratuite, possibilità di pagamenti rateali. Per citare alcuni esempi.

Guardando ai numeri, il mercato delle carte di credito aziendali risulta essere in crescita negli ultimi anni. A testimoniarlo è una recente ricerca commissionata da Visa, secondo cui nel 2015 questo settore ha subìto un incremento del 62% rispetto all’anno precedente. Inoltre, il giro d’affari che ruota attorno ai pagamenti elettronici dipende, per circa il 50%, proprio dalle carte business e corporate. Più in generale, guardando all’Italia, dopo anni di contrazione, la diffusione degli strumenti di pagamento alternativi al contante è tornata a salire. Secondo un’analisi dell’Osservatorio Mobile Payment&Commerce del Politecnico di Milano, nel 2016 i pagamenti con carta nel nostro Paese sono cresciuti del 9%, raggiungendo 190 miliardi di euro, pari al  24% dei consumi degli italiani.

Altro dato interessante è quello relativo alle carte prepagate fornito dall’Osservatorio Carte di Credito. Secondo gli ultimi dati disponibili, nel 2015 si è verificata un’accelerazione nella diffusione di questa tipologia di supporto al pagamento del 12,8% (rispetto all’anno precedente). Diffusione che ha portato anche a un aumento sia del numero delle transazioni che del valore delle operazioni. Nel frattempo, all’utilizzo delle carte prepagate sembrano essere oggi più sensibili anche le aziende, che preferiscono questo strumento di pagamento, rispetto alla più classica carta di credito, per rendere più agevole il controllo e la gestione delle spese quotidiane.

D’altra parte a spingere le imprese in questa direzione sono soprattutto le nuove soluzioni sbarcate da poco sul mercato. Come quella che permette di trasferire denaro su carte aziendali dei dipendenti/utenti in tempo reale e senza nessun costo aggiuntivo . Si tratta di una soluzione in grado di alimentare carte prepagate per i collaboratori e per i diversi dipartimenti (i cosiddetti centri di costo), in modo da tenere sotto controllo in tempo reale tutte le uscite aziendali tramite un’applicazione intuitiva e di semplice utilizzo. In questo modo chi gestisce la contabilità potrà evitare di ricorrere agli anticipi di cassa, provare a ridurre l’utilizzo del contante e soprattutto intervenire in maniera immediata sulle diverse carte. In che modo? Attivando e disattivando le carte in qualsiasi momento, oppure monitorando le transazioni 24 ore su 24.

Intanto chi ha già fatto ricorso all’utilizzo di carte smart prepagate per dipendenti, ne ha colto fin da subito i vantaggi. «Tra dipendenti e collaboratori siamo una sessantina – spiega Matteo Mazza amministratore generale di Italian Way – da qualche tempo una ventina hanno a disposizione una carta prepagata personale. Si tratta di coloro che intervengono quotidianamente per fare piccole e grandi riparazioni. In questo modo abbiamo ridotto l’utilizzo del contate e diminuito le situazioni di emergenza. Ora posso gestire tutte le carte da remoto, con la possibilità di fissare budget giornalieri, o attribuire plafond diversi a soggetti diversi. Tutto restando sempre seduto alla mia scrivania».

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