Il Buy Now Pay Later presenta opportunità ma anche rischi. Un americano su 5 nel 2021 ha acquistato con un servizio di Buy Now Pay Later spendendo il 230% in più rispetto al 2020. Un mercato che, si stima, raggiungerà i 680 miliardi di dollari entro il 2025, grazie soprattutto ai consumatori più giovani. Ma ricercatori ed esperti si chiedono come poterne regolare meglio l’uso.
Buy Now Pay Later: il boom e lo scenario
Durante la pandemia il mercato dell’e-commerce ha subito una forte crescita: i processi di trasformazione digitale si sono accelerati e sono cambiate le dinamiche di acquisto. Tra queste, uno dei trend del 2021 è stato quello dell’incremento di acquisti a rate tramite servizi di Buy Now Pay Later. Un fenomeno in forte espansione divenuto popolare online, fino a conquistare anche il mercato retail tradizionale.
Il Buy Now Pay Later, infatti, è diventato ufficialmente uno strumento di massa anche grazie all’inserimento del servizio nelle catene e-commerce più famose al mondo come Walmart, Target e Amazon, ovviamente. Questo ha reso possibile il pagamento a rate non solo di oggetti importanti e costosi ma anche di beni di consumo come jeans o sneakers.
Secondo Experian, in America il servizio piace talmente tanto che molti consumatori pensano che potrebbe sostituire definitivamente le modalità tradizionali. Basti pensare all’espansione di Klarna che, anche grazie ad importanti acquisizioni nel mondo fintech, è diventata una vera e propria banca con servizi pensati per i merchant.
Se guardiamo all’Italia non possiamo non menzionare il primo unicorno italiano, Scalapay.
Scalapay: 497 milioni per la fintech del BNPL, è il primo unicorno “italiano” (ma volato a Dublino)
Una tecnologia che guarda sicuramente al futuro ma va anche analizzata per le sue implicazioni sociali ed economiche.
Definizione, caratteristiche e differenze con altri istituti
Per definizione, il Buy Now, Pay Later, abbreviato in BNPL è un tipo di finanziamento a breve termine che consente ai consumatori di effettuare acquisti (sia presso negozi fisici con POS che e-commerce online) e pagarli in una data futura, quasi sempre senza interessi. L’idea parte dal presupposto che magari il consumatore possa essere interessato ad un certo prodotto ma preferirebbe non doversi far carico dell’acquisto immediatamente. Preferisce quindi dilazionare in poche (generalmente tre) rate il saldo completo.
Il servizio prevede solo il pagamento di una quota anticipata per poter avviare la procedura, senza compilare i classici moduli dei servizi a rate.
Infatti il meccanismo alla base è molto diverso sia da quello delle carte di credito che dalle società di credito al consumo come Agos o Compass: in questo caso si tratta di credito alla vendita e sono le società fornitrici della prestazione a farsi carico della spesa verso il venditore. Un servizio di questo tipo, ovviamente, ha quindi un modello economico per cui le fintech sono chiamate ad una sapiente gestione del flusso di cassa.
Grazie a tali caratteristiche, il processo è molto snello e di più facile approvazione rispetto ai classici iter di prestiti e carte di credito: un importante sistema di inclusione finanziaria, che permette di far accedere alle linee di credito anche persone che talvolta ne sono escluse. Come ad esempio le fasce più giovani della popolazione. Tre quarti dei consumatori, infatti, sono proprio Millennial o Gen Z.
Rischi e opportunità del Buy now pay later
Ad accendere un segnale d’allarme in America sono i ricercatori della Harvard Kennedy School secondo i quali, “quando i consumatori iniziano ad acquistare a rate anche beni di consumo come jeans e tech, siamo davanti ai primi segnali di un problema“.
Secondo una ricerca di Lending tree , circa il 70% degli utilizzatori di BNPL ammette di spendere più di quello che farebbe normalmente, se non ci fosse la possibilità di ritardare il pagamento dell’oggetto. Un pagamento dilazionato è una leva psicologica importante per indurre l’acquisto ma anche, talvolta, per ritardarlo ulteriormente o lasciarlo insoluto.
Infatti la stessa survey evidenzia come il 42% degli utilizzatori del servizio abbia pagato in ritardo almeno una rata di quelle concordate. Anche perché a differenza degli istituti bancari o delle linee di credito tradizionali non è sempre ben chiaro quello che succede in caso di insolvenza.
Ad esempio la piattaforma può accordare un periodo indefinito di cortesia per pagare e non addebitare costi per il ritardo. Ma questo procedimento lascia comunque spazio ad una zona legale grigia. Un processo che quindi andrebbe dotato di regole senza però essere appesantito troppo.
Anche perché uno dei meriti principali del Buy Now Pay Later è proprio la snellezza nonché semplicità di tutte le procedure. Un cambio di marcia rischierebbe di snaturare uno strumento che ha il merito di aver digitalizzato un settore caratterizzato da molta burocrazia, richiamando l’attenzione degli altri player tradizionali e spingendoli a rivedere i loro modelli. Proprio come l’innovazione dovrebbe sempre riuscire a fare.