Nei primi due mesi di quest’anno sono stati investiti dai fondi di venture capital circa 400milioni di dollari in società che sviluppano business legati alla tecnologia della “catena di blocchi”. Gli Stati Uniti è il Paese dove si investe di più, ma una buona parte dei capitali ha origine sconosciuta
Pubblicato il 16 Mar 2018
La blockchain piace agli investitori. E i fondi di venture capital ci stanno scommettendo con convinzione. Tanto che i capitali confluiti in società che sviluppano business legati alla catena di blocchi, nei primi due mesi del 2018, sono il 40% in più rispetto a quelli investiti nello stesso periodo lo scorso anno.
A dirlo è un report presentato di recente da CruchBase News, che ha preso in considerazione tutte le organizzazioni/società di cui è venuto a conoscenza in questi anni, collegate a parole chiave come “bitcoin”, “ethereum”, “blockchain”, “cryptocurrency” e “virtual currency”.
Oltre a queste, l’analisi ha preso in considerazione tutte quelle società che hanno condotto nell’ultimo anno una Initial Coin Offerings (ICO), portando così il numero delle aziende totali analizzate a quasi 3mila. Come mostra il grafico qui di seguito, il totale investito in startup della blockchain da fondi di venture capital nel 2018 in tutto il mondo ammonta a circa 400 milioni di dollari.
Crunch Base ha anche messo in evidenza quali sono state le società che hanno investito maggiormente in questo settore nell’ultimo anno. Cosa è emerso? Che nel calderone degli investimenti dell’ultimo anno, si sono alternati investitori tradizionali e fondi di venture capital “verticali”, ovvero specializzati in blockchain. Chi ci ha creduto più nell’ultimo anno è stata Digital Currency Group, un insieme di investitori convinti che i bitcoin e la blockchain guideranno l’economia globale e il cambiamento sociale dei prossimi anni. Dalla sua fondazione ad oggi, il gruppo ha effettuato 118 investimenti. In uno dei più recenti, a favore della società Silvergate Bank, l’ammontare investito ha raggiunto quota 114 milioni di dollari. Il grafico sottostate mostra la classifica completa degli principali investitori e le operazioni che hanno concluso.Infine, per capire la portata del fenomeno a livello geografico, Crunchbase ha realizzato un altro grafico che riporta i luoghi dove la nascita di startup legate alla blockchain (o dove sono stati raccolti i maggiori capitali) è stata più frequente nell’ultimo anno. Dominano, non c’è da stupirsi, gli Stati Uniti, mentre di una percentuale non poco significativa di operazioni non si conosce la provenienza.
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Fabrizio Marino
Sono stato responsabile della sezione Innovazione e Tecnologia de Linkiesta, ho gestito la comunicazione di Innogest, sono Content Creator per PoliHub. Per EconomyUp mi occupo di innovazione e startup.
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