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Banche, l’AI accelera la migrazione al cloud: che cosa cambia



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L’adozione dell’Intelligenza Artificiale sta accelerando il passaggio al cloud nelle banche, superando le resistenze degli storici mainframe. La ricerca di NTT Data

Pubblicato il 27 feb 2024



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L’adozione di tecnologie emergenti come l’intelligenza artificiale e il cloud computing sta rivoluzionando il panorama delle banche, superando la resistenza dei mainframe legacy: oggi le banche si stanno infine lasciando alle spalle gli storici sistemi informatici centralizzati di grande capacità, in favore dell’adozione di tecnologie cloud con l’aiuto dell’intelligenza artificiale.

Un importante trend trasformativo, spinto delle molteplici sfide che il settore si trova ad affrontare, tra cui le nuove esigenze dei consumatori, i cambiamenti repentini del mercato e le pressioni competitive di progressi tecnologici innovativi.

A cogliere questa tendenza è la ricerca sul settore bancario a livello globale realizzata da NTT Data, leader mondiale nei servizi IT e di business digitale, titolata “L’Orizzonte Digitale: come il settore bancario sta passando dai mainframe all’infrastruttura cloud guidata dall’intelligenza artificiale.”

“La tendenza verso l’IA generativa nel settore bancario testimonia la volontà del settore di andare oltre i mainframe tradizionali, sfruttando gli ambienti cloud per rafforzare la sicurezza, migliorare la robustezza, innovare, e ridefinirsi senza remore” spiega Kaz Nishihata, Direttore e Senior Executive Vice President, NTT DATA Group Corporation. “Questa transizione promette una nuova era di innovazione”.

Come è stata svolta la ricerca

L’indagine di NTT DATA ha coinvolto 650 decisori a livello globale nell’universo bancario, provenienti da tutti i mercati bancari a livello mondiale, e fornisce una prospettiva a 360 gradi sulla modernizzazione del settore e sul percorso verso l’innovazione e la trasformazione.

Dati demografici degli intervistati:

• Risultati globali: Leader provenienti da un ampio spettro geografico, tra cui Stati Uniti, Regno Unito, Giappone, Germania, Italia, Spagna, Messico e Brasile.

• Ambito istituzionale: Una sezione trasversale che va dalle banche multinazionali agli istituti bancari locali.

• Gamma di competenze: Prospettive negli ambiti IT, operazioni, innovazione e strategia.

Qui è possibile scaricare il report

Banche e AI generativa: cresce rapidamente l’adozione

La ricerca ha rilevato che il settore bancario sta rapidamente abbracciando il potere di trasformazione dell’IA generativa, con il 45% delle banche che la sta già incorporando nelle proprie attività. Inoltre, il 30% sta esplorando il suo potenziale, segnalando un cambio di direzione proattivo verso l’innovazione.

Questa adozione sottolinea l’impegno del settore a rendere i propri servizi a prova di futuro, e il desiderio delle organizzazioni di migliorare il proprio vantaggio competitivo in un panorama digitale in rapida evoluzione.

Le banche passano al cloud grazie all’AI: cosa dicono i dati

Secondo i dati di NTT DATA il 63% dei decision-maker del settore bancario conferma che l’IA generativa sta facilitando in modo decisivo la transizione delle applicazioni bancarie verso il cloud. Questo segnala che ci troviamo in una fase di trasformazione in cui la resilienza dei mainframe si scontra con l’agilità del cloud computing.

Il 25% degli intervistati riconosce anche un trend in crescita alla migrazione al cloud, spinto dai progressi dell’intelligenza artificiale. Questo preannuncia una nuova era in cui la capacità dell’IA di reinterpretare il codice legacy, insieme alla scalabilità della tecnologia cloud, accelereranno le iniziative di modernizzazione e trasformazione, suggerendo che il lungo regno dei mainframe si sta avvicinando alla sua conclusione.

“Le banche non si stanno evolvendo solo dal punto di vista tecnologico, ma anche da quello culturale” commenta Nishihata. “La rapida adozione dell’IA e del cloud da parte del settore sta ridefinendo i suoi modelli di business e stabilendo nuove regole di leadership. Questa ondata tecnologica sta spingendo le banche verso una comprensione più profonda delle esigenze dei clienti, offrendo servizi più veloci, più sicuri e personalizzati”.

Adozione del cloud nelle banche: a che punto siamo?

Storicamente, le banche sono sempre state piuttosto restie nell’adottare il cloud. All’inizio degli anni 2000, era comune per le banche affidarsi a una combinazione di mainframe e server locali, ospitati in data center di proprietà o condivisi.

La ricerca condotta da NTT DATA ha evidenziato che il 91% dei partecipanti concorda sul fatto che l’adozione dell’intelligenza artificiale e del cloud sia ormai una decisione promossa direttamente dai consigli di amministrazione. Solo due dei 650 intervistati hanno indicato che la trasformazione dei mainframe legacy in piattaforme cloud non rappresenta una priorità.

Con il 3% delle organizzazioni che sta concludendo l’integrazione nel cloud e la maggior parte che prevede un percorso di adozione lungo da 2 a 5 anni, l’avvicinamento al cloud si dimostra essere un processo graduale e complesso.

Questo scenario sottolinea una tendenza chiara, anche se lenta, verso l’abbandono dei mainframe a favore del cloud, evidenziando la volontà del settore bancario di sfruttare la flessibilità e l’innovazione offerte dal cloud, pur affrontando le sfide legate a una trasformazione così significativa.

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Fonte: NTT Data

Che tipo di cloud usano le banche?

Il cloud pubblico ha ormai consolidato la sua presenza nel settore bancario. Secondo quanto emerge dalla ricerca, solamente il 6% dei rispondenti privilegia una strategia basata principalmente sul cloud privato (su infrastruttura interna). Stando ai dati, il trend si orienta piuttosto che sulla soluzione ibrida sempre più verso il multi-cloud, basato sui servizi di più fornitori di cloud allo stesso tempo.

Si rileva tuttavia una notevole variazione di questo approccio a livello globale. Il Giappone mostra la tendenza più tradizionale, con il 57% delle sue banche che opta per una soluzione ibrida o esclusivamente privata. Al contrario, in Germania solo il 17% delle banche segue un approccio ibrido, e nessuna di esse si affida unicamente al cloud privato.

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Fonte: NTT Data

Cosa cambia con la migrazione al cloud nelle banche

La migrazione dei mainframe legacy delle banche al cloud rappresenta una trasformazione significativa che può portare diversi benefici, ma anche porre alcune sfide.

La migrazione al cloud aumenta la flessibilità e l’elasticità delle risorse IT, consentendo alle banche di adattarsi rapidamente alle fluttuazioni della domanda e ai cambiamenti del mercato senza il bisogno di investimenti hardware onerosi. Questo cambio di paradigma verso un modello di spesa operativa riduce i costi iniziali e permette di pagare esclusivamente per le risorse utilizzate, ottimizzando così la gestione finanziaria.

Inoltre, il cloud agisce come un catalizzatore per l’innovazione, facilitando l’adozione di tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale, il machine learning e la blockchain, che possono accelerare lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi finanziari. Infine, la collaborazione con fornitori di servizi cloud che investono massicciamente in sicurezza e conformità offre alle banche un livello avanzato di protezione dei dati e assicura il rispetto delle stringenti normative del settore, migliorando la fiducia dei clienti e rafforzando la reputazione dell’istituto bancario.

Per quanto riguarda le sfide, per essere completata con successo questa transizione richiede una pianificazione strategica attenta per minimizzare i rischi durante la migrazione, competenze tecniche avanza, un occhio attento alla gestione della privacy e, forse prima fra tutte, e una cultura che permetta una gestione del cambiamento efficace all’interno dell’azienda. Sarà quindi fondamentale navigare con attenzione in questo nuovo orizzonte, bilanciando le opportunità offerte dalle nuove tecnologie con la necessità di gestire efficacemente i rischi associati.

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