Si avvicina il momento del collocamento in Borsa di Ant Group, il braccio finanziario di Alibaba, e si scopre che la società fondata da Jack Ma ha chiuso il 2019 con un utile netto di 18 miliardi di Rmb, cioè 2,6 miliardi di dollari.
L’informazione è contenuta nei documenti depositati in vista dell’offerta publica iniziale (IPO) che si prevede già record: 30 miliardi di dollari. La società di pagamenti cinese ha dichiarato di voler vendere almeno il 10 per cento delle sue azioni in una doppia offerta a Hong Kong e Shanghai.
Secondo vari rumors, riportati dal Financial Times, si potrebbe arrivare fino al 15%, con una valutazione tra i 200 e i 300 miliardi di dollari. Molto probabilmente, comunque, sarà superato il collocamento record dell’anno scorso di Saudi Aramco, che raccolse 29,4 miliardi di dollari, arrivando alla quota di 30 miliardi. Annunciata nella seconda metà di luglio, la IPO di Ant si candida ad essere la più importante operazione al mondo dopo il rallentamento causato dal Covid.
Ant Group, la fintech di Alibaba che vale 150 miliardi, si quoterà a Hong Kong e Shangai
Perché Ant Group vale tant0? Che cos’ha la “formica” lanciata nel….da Jack Ma di così speciale? La valutazione di Ant si basa sul predominio di Alipay, che viene utilizzato mensilmente da oltre 700 milioni di persone e 80 milioni di aziende in Cina per effettuare pagamenti mobili, investire in fondi comuni, acquistare assicurazioni e pagare le bollette. Insomma, c’è un nuovo player finanziario che ha un numero di clienti che nessuna azienda occidentale può permettersi. E sono clienti solo nel mercato interno. Finora.
Alibaba, entrata quest’anno nella top ten delle aziende più innovative del mondo, ha una quota del 33 per cento in Ant e sta sempre più aggregando tutti i suoi servizi nella “superapp” Alipay. Nel 2011, Jack Ma ha trasferito Alipay – come Ant è stato poi chiamato – da Alibaba in un’entità che controllava, innescando una disputa con Yahoo e SoftBank, due dei maggiori azionisti di Alibaba al momento. L’onorevole Ma ha affermato che è conforme alle normative cinesi che vietano la proprietà straniera delle imprese finanziarie. Oggi, il signor Ma ha il controllo di voto sulla società attraverso due partnership che detengono una quota del 50,5 per cento di Ant.