L'OPERAZIONE

Fusione Nexi-SIA, tutto quello che c’è da sapere sul nuovo gigante dei pagamenti digitali

La fusione, per incorporazione di SIA in Nexi, porta alla nascita di un gruppo da quasi 2 miliardi di fatturato che coprirà l’intera catena di valore dei pagamenti digitali, puntando alla leadership europea. Ecco come avverrà la fusione, quanto tempo richiederà e chi guiderà la nuova società, mentre Nexi si fonde con Nets

Pubblicato il 02 Nov 2020

Nexi Sia fusione

Da tempo se ne parlava, ora è ufficialmente cosa fatta: la fusione tra Nexi e SIA porta alla nascita di un nuovo gigante nel mondo dei pagamenti digitali.

La società nascente dalla fusione, che rimarrà quotata sul MTA, sarà una nuova PayTech italiana con respiro europeo, in grado di coprire l’intera catena del valore dei pagamenti digitali e di servire tutti i segmenti di mercato con una più completa gamma di soluzioni, dai servizi di accettazione dei pagamenti digitali per i grandi e i piccoli merchants, a soluzioni per l’omnicanalità e l’e-commerce, dall’emissione e gestione delle carte di ogni tipologia alle app di pagamento mobile, dalle soluzioni per i pagamenti digitali B2B all’open banking, dalle soluzioni per il trasporto pubblico locale alle reti interbancarie ed ai servizi di clearing e trading per le principali istituzioni italiane e internazionali.

L’operazione porterà alla creazione di un campione europeo nel settore dei pagamenti digitali con ricavi aggregati pro-forma 2019 per 1,8 miliardi di euro e un EBITDA aggregato pro-forma pari a un miliardo di euro.

La fusione dovrebbe essere completata entro l’estate 2021.

Perché si uniscono Nexi e SIA

Nexi e SIA hanno sottoscritto ad ottobre 2020 un memorandum of understanding (MoU) con oggetto l’integrazione dei due gruppi tramite la fusione per incorporazione di SIA in Nexi. Il MoU è stato sottoscritto dai rispettivi azionisti di riferimento, CDPE e FSIA Investimenti per SIA e Mercury, società posseduta dai fondi Bain Capital, Advent International e Clessidra, per Nexi.

Grazie all’integrazione dei rispettivi business, altamente complementari, il nuovo gruppo sarà in grado di offrire un ampio portafoglio di soluzioni sviluppate interamente in house, e di essere più competitivo in termini di innovazione digitale, tecnologia ed efficienza, requisiti fondamentali per poter supportare l’intero sistema bancario e dei pagamenti digitali in Italia e in Europa in qualità di partner strategico e indipendente.

La nascente Paytech, forte della combinazione tra le rispettive competenze e partnership di Nexi e SIA, potrà quindi servire tutto l’ecosistema dei pagamenti digitali: dagli istituti bancari internazionali a quelli nazionali, dalle grandi aziende ai piccoli commercianti fino alla Pubblica Amministrazione; tutte realtà che, da sempre, rappresentano il cuore della strategia di Nexi e di SIA. Il nuovo gruppo, inoltre, si propone come partner tecnologico di riferimento per tutto il mondo bancario e finanziario, attraverso le sue collaborazioni con i principali operatori di sistema, come Bancomat, CBI, e Borsa Italiana, per la quale in particolare fornisce ad MTS e Monte Titoli servizi per il trading e post-trading.

Nexi, la PayTech italiana nella top 10 europea

Società quotata sul mercato MTA di Borsa Italiana, Nexi è la PayTech leader in Italia operante in partnership consolidate con circa 150 istituti Bancari, che rappresentano l’80% del numero di sportelli del sistema bancario in Italia.

Secondo un’indagine di Invyo, che ha stilato la classifica delle 50 aziende fintech più finanziate in europa nel 2019, l’italiana Nexi si è classificata al secondo posto con una valutazione di 8,2 miliardi di dollari. 

Attraverso la sua tecnologia, Nexi connette banche, punti vendita e cittadini, rendendo possibili i pagamenti digitali. La missione di Nexi è rendere digitale ogni pagamento e agevolare lo sviluppo della digitalizzazione del nostro Paese. Nexi opera in tre segmenti di mercato: Merchant Services & Solutions, Cards & Digital Payments e Digital Banking ServicesGestisce 41,6 milioni di carte, 13.100 atm, 469 mila postazioni di e-banking e serve oltre 900.000 esercizi commerciali, con 947 milioni di transazioni nei servizi di clearing nel 2019. Inoltre, ha sviluppato il sistema open banking in collaborazione con CBI S.c.p.a., “think tank” di ABI cui hanno già aderito le principali Banche Italiane.

SIA, la controllata di CDP Equity che gestisce le infrastrutture finanziarie

Società controllata da CDP Equity, SIA si occupa a livello europeo di progettazione, realizzazione e gestione di infrastrutture e servizi tecnologici dedicati alle Istituzioni Finanziarie, Banche Centrali, Imprese e Pubbliche Amministrazioni, nei segmenti Card & Merchant Solutions, Digital Payment Solutions e Capital Market & Network Solutions.

A luglio 2020 ha stipulato un accordo di partnership strategica con Crif, azienda globale specializzata in sistemi di informazioni creditizie, di business information e soluzioni per il credito.

Il Gruppo SIA eroga servizi in 50 paesi e opera anche attraverso controllate in Austria, Croazia, Germania, Grecia, Repubblica Ceca, Romania, Serbia, Slovacchia, Sudafrica e Ungheria. La società ha inoltre filiali in Belgio e Olanda e uffici di rappresentanza in Inghilterra e Polonia.

Nexi e SIA, come avverrà la fusione

Nell’ipotesi di perfezionalemento dell’attuale operazione, la fusione avverrà per incorporazione di SIA in Nexi. Gli attuali azionisti di SIA riceveranno una quota del 30% circa del capitale del nuovo gruppo mentre gli attuali azionisti di Nexi ne manterranno il 70% circa.

Conseguentemente, CDP, indirettamente per il tramite di CDPE e FSIA, avrà una quota complessiva del capitale del nuovo gruppo di poco superiore al 25% e Mercury ne avrà circa il 23%. Ai valori attuali di Borsa il nuovo gruppo avrà una capitalizzazione complessiva superiore a €15 miliardi, risultando una delle dieci società a maggior capitalizzazione sul mercato italiano.

Il nuovo gruppo avrà da subito un flottante superiore al 40% del capitale sociale, a conferma della propria natura di public company, beneficiando valore portato da un anchor investor come CDP che potrà garantire supporto strategico e finanziario necessario per lo sviluppo in ambito nazionale e internazionale.

L’obiettivo è quello di completare l’operazione entro l’estate 2021.

Chi guiderà il nuovo gruppo

Per il nuovo gruppo, viene confermata l’attuale corporate governance di Nexi, già allineata ai migliori standard di mercato internazionali, con l’attuale Consiglio di Amministrazione presieduto da Michaela Castelli che si rafforzerà, al closing dell’operazione, con l’ingresso di 5 (o 6 a seconda della composizione dell’azionariato al closing dell’operazione) nuovi amministratori designati da CDPE e FSIA, tre dei quali indipendenti, uno nel ruolo di Vice-Presidente e  uno non indipendente. In conseguenza di questo riassetto, su un totale di 13 consiglieri, il numero degli indipendenti aumenterà ulteriormente.

Il nuovo gruppo sarà guidato dall’attuale Amministratore Delegato di Nexi, Paolo Bertoluzzo in qualità di Amministratore Delegato e Direttore Generale. L’attuale Amministratore Delegato di SIA, Nicola Cordone, condurrà – fino al closing – le attività inerenti la gestione ordinaria della società, supportando i collaboratori e gli azionisti, per poi intraprendere nuove sfide professionali.

CDPE, FSIA e Mercury UK hanno convenuto, inoltre, che, a seguito della sottoscrizione del MoU e con efficacia dal closing, verrà perfezionato anche un patto parasociale al fine di definire le loro reciproche relazioni come futuri azionisti del nuovo gruppo.

Nexi-SIA, i numeri della fusione

Il nuovo gruppo sarà il maggior gruppo dell’Europa continentale per numero di merchants, numero di carte e per numero di transazioni acquiring e per numero di transazioni di pagamento cross-border, con circa 2 milioni di merchants, circa 120 milioni di carte e un numero complessivo di transazioni annue processate pari oltre 21 miliardi.

La nuova realtà, che nasce dall’unione di due società che già vantano una partnership ultra decennale, sarà formata da circa 5,5 mila collaboratori in 15 Paesi, di cui oltre 4 mila impegnati in un polo tutto italiano di tecnologia e innovazione digitale, fondamentale per lo sviluppo tecnologico del Paese. In un mercato come quello italiano in cui i pagamenti digitali, seppur in crescita, hanno una quota di penetrazione pari al 24%, il nuovo gruppo potrà cogliere tutte le opportunità di crescita organica con l’obiettivo di accelerare, insieme alle banche partner, la diffusione dei pagamenti digitali a beneficio dei cittadini, delle imprese e della Pubblica Amministrazione.

L’aggregazione strategica di SIA in Nexi consentirà inoltre il raggiungimento d’importanti sinergie industriali e finanziarie, inizialmente quantificabili in circa 150 milioni di euro ricorrenti annui a regime, di cui circa 100 milioni di euro di minori costi operativi, circa 35 milioni di euro di maggiore margine operativo grazie a sinergie di ricavo di circa 50 milioni e circa 15 milioni di euro in termini di efficientamenti di capex, oltre a un risparmio one-off di capex pari a ulteriori 65 milioni di euro. L’operazione genererà un aumento a doppia cifra del cash EPS nel 2022.

Tenuto conto delle sinergie attese, la nuova società beneficerà di ricavi aggregati pro-forma al 31 dicembre 2019 pari a €1,8 miliardi, di un EBITDA aggregato pro-forma pari a €1,0 miliardo e di Operating Cash Flow pari a €0,8 miliardi.

Verso la fusione di Nexi con Nets

Il 2 novembre 2020 Nexi ha annunciato di essere in trattative per la fusione con Nets,  uno dei principali player integrati panEuropei nel settore PayTech, attivo in 20 paesi. Nexi ha detto di aver concordato con Nets un periodo di esclusiva delle negoziazioni per raggiungere, entro 10 giorni, un possibile accordo vincolante tra le parti per un’operazione di fusione tra i due gruppi attivi nel settore dei pagamenti digitali in Europa.

L’integrazione di Nexi con il gruppo Nets si inquadrerebbe nel contesto del rapido consolidamento in atto a livello internazionale ed europeo nel settore dei pagamenti digitali, già prospettato nell’ambito dell’annunciata operazione di fusione con SIA. Le linee condivise prevedono un’operazione strutturata come una fusione di Nets in Nexi, ed implica una valutazione delle due società con un approccio “iso-multiplo”, ovvero sulla base dello stesso multiplo calcolato sull’EBITDA atteso per il 2020.

L’operazione verrà realizzata interamente attraverso uno scambio azionario, con impegni di lock up di lungo periodo per gli attuali azionisti di Nets – incluso Hellman & Friedman – e non prevede ricorso ad ulteriore indebitamento. Tale approccio consentirebbe agli azionisti di entrambe le aziende di beneficiare appieno di importanti sinergie industriali, che si stima possano ammontare a circa 150 milioni di euro. Tali sinergie sarebbero in aggiunta a quelle già identificate (e di simile importo) nel contesto dell’annunciata operazione con SIA e verrebbero realizzate con modalità e tempistiche opportunamente pianificate e compatibili. La combinazione delle due iniziative genererà per gli azionisti una significativa cash EPS accretion.

(Articolo aggiornato al 02/11/2010)

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