20,2 miliardi di dollari investiti solo negli USA lo scorso anno in startup fintech ed A.I. (Intelligenza Artificiale). Questi sono i due settori che attraggono maggiori investimenti tra tutte le industrie.
Fintech ed A.I. sono anche i due settori che si stanno integrando più velocemente. Nel 2019, si prevede che il 75% degli istituti finanziari utilizzeranno processi completamente gestiti da macchine (RPA), contro un semplice 11% del 2017.
L’influenza di intelligenze artificiali e robot non si limita all’automazione dei processi, ma va a colpire tutti i settori in cui si maneggia denaro, in pratica quasi ogni aspetto della nostra vita.
Algotrading
Il settore più conosciuto è probabilmente quello delle intelligenze artificiali che operano in borsa. Nel 2019 sarà difficile trovare una società competitiva nel trading che non le utilizzi, dai grandi gruppi come Blackrock – che gestisce oltre $6 trilioni, alle startup come Euklid – conosciuta in Italia per avere avuto nel consiglio di amministrazione il Ministro Paolo Savona, e da noi in Inghilterra per essere stata individuata dal centro di ricerca CB Insights come una delle startup del settore da seguire.
Robotic Process Automation (RPA)
La crescita degli obblighi regolamentati per le aziende tecnologiche (il RegTech), ha generato una quantità di lavoro enorme per banche, assicurazioni, raccolta fondi (ad esempio Security Token Offering nel settore immobiliare), e per il Fintech in generale.
Molti di questi lavori sono ripetitivi. In passato banche ed assicurazioni hanno spostato molto di questo lavoro in India, nelle Filippine, o nel caso delle banche italiane in paesi come la Romania.
Oggi persino i più operosi lavoratori indiani tendono a non essere competitivi con una macchina che costa $15 mila all’anno (ma il prezzo è in discesa), lavora 24 ore al giorno, senza ferie e senza sindacati.
Soprattutto, una macchina è estremamente più veloce di qualsiasi essere umano, ed è così stupida da non essere in grado di commettere errori. Secondo un sondaggio del Fintech Symposium, gli istituti finanziari che hanno installato un robot per gestire i processi, hanno recuperato l’investimento in soli 3-8 mesi, guadagnando per tutti i mesi successivi.
Artificial Detective (Attenzione! Può causare forte stress a chi utilizza i social media)
Londra è una delle due sedi che ospitano Startup Bootcamp Fintech, il programma di accelerazione più grande del settore (l’altra città è Singapore). Una delle startup del programma ha sviluppato un’intelligenza artificiale completamente dedicata ad investigare i social media a fini assicurativi. Hai bisogno che la tua assicurazione copra le spese mediche per un cancro ai polmoni? L’Artificial Detective si mette subito all’opera per cercare sui social media delle foto in cui stai fumando. Se le foto non confermano le tue dichiarazioni, l’assicurazione può negare il rimborso.
Quando la startup aveva proposto il suo software, era il “lontano” (per il nostro mercato) 2012, e l’idea sembrava fantascienza. Gli scandali di Cambridge Analytica hanno dimostrato che i social media mettono a disposizione delle grandi aziende i nostri dati privati, e non c’è legge sulla privacy che sia sufficiente a proteggerci.
In fondo se condividiamo una foto, un video o un pensiero pubblicamente, non dovremmo stupirci che qualcuno lo utilizzi contro di noi.
C’è anche un uso positivo delle intelligenze artificiali in questo settore. Se non esistono abbastanza informazioni ufficiali nei confronti di una persona che chiede un prestito – ad esempio per un giovane o un immigrato – il prestito di solito è negato. L’investigazione dei social media e delle notizie online può aiutare a determinare se la persona è affidabile e concedere il prestito anche senza un controllo del credito tradizionale.
Artificial Intuition
Le intelligenze artificiali oggi sono profondamente stupide. Sono in grado di analizzare grandi quantità di dati, e di seguire le istruzioni in modo più veloce di qualunque essere umano, ma qualunque informazione deve essere inserita e ripetuta più volte perché la A.I. la impari (il “machine learning”). La tipica intelligenza artificiale non è brava ad intuire ed a creare.
Non a caso, le A.I. hanno sconfitto campioni umani di scacchi, dove le possibili mosse sono limitate, ma non in una gara di pittura. Anche questa barriera inizia ad essere superata. Alcune A.I. di nuova generazione iniziano ad essere fornite di intuizione. Mentre una A.I. classica gestisce i risparmi del cliente in borsa, una A.I. intuitiva è in grado di rispondere alle domande del cliente, anzi di anticipare delle soluzioni prima ancora che il cliente abbia il problema. Per sopravvivere alla competizione, i nuovi servizi clienti si stanno attrezzando per essere “faster than real time” (più veloci che in tempo reale.)
Con $30 trilioni ereditati dai Millennial – la generazione nata tra gli anni ’80 ed il 2000 che preferisce lo smartphone alle banche tradizionali – il primo campo di battaglia per le nuove A.I. intuitive è proprio il Fintech. $9.3 miliardi investiti dai venture capital solo in USA nel 2018 ne sono una prova.
Le startup del settore sono tutte in sperimentazione, non ci sono ancora prodotti normalmente utilizzati nel settore delle Artificial Intuition – ma le valutazioni di queste società senza fatturato e senza clienti sono già multi-milionarie.
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Questo articolo è parte della serie “10 Previsioni Fintech per il 2019”. Puoi leggere ogni articolo autonomamente su EconomyUp:
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