Poshmap, il social network dello stile che fa conoscere il Made in Italy

Il portale creato da due under 30 romani connette appassionati e professionisti della moda. Permette di fotografare un prodotto (abiti, scarpe…) e di condividerlo in un network in cui ogni “follower” può sapere quanto costa e dove comprarlo. Il co-founder Di Pietro: “Mappiamo anche i marchi meno noti e i piccoli negozi”

Pubblicato il 03 Lug 2014

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Un social network della moda e dello stile. Crei un tuo account e inizi a fotografare quello che ti piace: un vestito, un paio di scarpe, un’auto. Poi lo condividi con chi ti segue e, cliccando sopra la foto, i tuoi follower sapranno subito quanto costa, dove possono acquistarlo e, se è possibile, comprarlo grazie al reindirizzamento al negozio online.

Si chiama Poshmap, e vuole essere un portale che collega appassionati e professionisti della moda, come personal shopper e fashion blogger, negozi e marchi. L’idea è venuta a due ragazzi romani di circa 30 anni, Matteo Di Pietro e Luigi Moncelsi, laureati in giurisprudenza ed economia.

“Dobbiamo ringraziare le ragazze – spiega Di Pietro -. Era, e lo è tuttora, molto comune trovare sotto alle foto dei look delle blogger e dei personaggi più famosi commenti di chi chiedeva dove è stato acquistato il tale oggetto e di che marca era. Così puoi saperlo subito”.

Una volta creato il proprio account, l’utente, il marchio e il negozio possono iniziare a far conoscere la propria idea di stile, condividendola su Poshmap e sugli altri social network come Facebook e Instagram. Le categorie in cui inserire quello che si fotografa, reso unico dalle filigrane e dai filtri proposti, sono molte: si va dall’oggettistica al make up, alla tecnologia e ai motori, passando per l’abbigliamento e gli accessori.

La piattaforma, che sarà disponibile su pc e sugli smartphone Android e iOs, è stata avviata con fondi propri, circa 60 mila euro, e partirà definitivamente entro luglio grazie ai fondi europei per le nuove imprese messi a disposizione della regione Lazio, che rimborserà l’80 per cento delle spese sostenute per la sua realizzazione.

Il modello di business è piuttosto tradizionale: oltre alla vendita di informazioni degli utenti che si registrano è previsto una piccola percentuale per ogni acquisto effettuato tramite Poshmap e l’inserimento di banner pubblicitari. Ma la cosa più interessante è che Pohmap vuole condividere e parlare di moda oltre i singoli outfit. Moda italiana, soprattutto. “Vogliamo far conoscere agli utenti, grazie alla geolocalizzazione del servizio e al collegamento con gli shop online, anche i marchi meno noti, i piccoli negozi e l’eccellenza artigiana di cui è pieno il nostro Paese – continua Di Pietro.

Oltre a fornire la mappatura del Made in Italy più vicino a noi, Poshmap vuole essere anche una sorta di Tripadvisor dei negozi. “Ogni utente potrà infatti lasciare un commento sulla sua esperienza di acquisto e sulla collezione proposta dallo store”. Una bussola per muoversi nel mondo dello stile e della moda “rigorosamente unisex”.

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