Comprare un mobile online. Sì, ma chi lo monta? Una startup che ha preso molto sul serio questa domanda è Umuve, e ha provato a dare una risposta al problema lanciando nel 2016 Abile, una piattaforma logistica e informatica per organizzare le consegne al piano e il montaggio di oggetti di arredamento acquistati su internet, in particolare quelli più ingombranti come divani, armadi e letti.
La società, che conta di chiudere 2016 con oltre 405mila euro di fatturato (dopo i 180mila euro del 2015 e i 90mila euro del 2014), ha sede a Pescara ed è stata fondata da Giuseppe Farchione, 56 anni, un esperto di finanza e tecnologia che ha esperienze come consulente finanziario e come amministratore di una holding di investimenti, e da Fas, gruppo attivo nella logistica presieduto da Nicola D’Arcangelo, un signore che con Abile si è messo a fare lo startupper alla “tenera” età di 70 anni (ora ne ha 72).
Abile, che propone un servizio a prezzi fissi calcolati a fasce chilometriche in base alla distanza da percorrere per recapitare la merce, si basa su un network di piccoli e medi operatori che agiscono a livello regionale secondo procedure standardizzate: c’è un magazzino-hub in ogni regione, in cui la società venditrice porta le merci; poi, in base all’organizzazione di una piattaforma informatica ad hoc, il personale che lavora per Abile va a ritirare i prodotti e li porta, montaggio incluso, a casa degli acquirenti.
“Colmiamo un gap in un settore di nicchia come quello della logistica dell’ecommerce legato all’arredo, che comunque fattura miliardi in
Italia ed Europa: nel nostro Paese non abbiamo competitor, mentre a livello continentale ci sono grandi player della logistica che dichiarano di fare un’attività simile alla nostra. Se anche fosse, si tratterebbe comunque di grandi strutture molto più rigide e meno flessibili rispetto a una startup come la nostra, dice Giuseppe Farchione, executive chairman di Umuve. “Finora, a occuparsi di consegna e montaggio di beni di arredamento ‘bloccati’, come si dice in gergo, erano tantissimi micro-operatori che agivano in assenza di una piattaforma e di uno standard di servizi che prevede anche una manutenzione continua della rete. Ora, abbiamo già numerosi operatori di e-commerce che ci hanno scelto perché sul mercato non c’era nessuno che fornisse le stesse prestazioni. Tra i nostri clienti, solo per fare qualche nome, ci sono anche Lovli, Arredatutto.com e Archiproducts”.
Sono almeno 15 gli operatori-fornitori che collaborano in Italia con Abile. Mentre per operare in Europa, la società si appoggia a un network continentale di logistica.
Oltre all’autofinanziamento dei soci, l’azienda ha raccolto nel luglio 2016 un investimento di 400mila euro dalla parte di Fira, la finanziaria della Regione Abruzzo. Invece, nello stesso anno, il tentativo di raccogliere dei fondi attraverso l’equity crowdfunding sulla piattaforma Next Equity non è andato a buon fine. “Si tratta di una startup per addetti ai lavori. La nostra proposta non ha avuto appeal sugli investitori retail”, spiega il chairman di Umuve.
Il team di Umuve è costituito da cinque persone. “Ma siamo in procinto – annuncia Farchione – di fare due assunzioni, anche perché abbiamo in programma di consolidarci anche all’estero, in tutti i paesi europei e di diventare la piattaforma di riferimento anche per quei mercati che non riescono a funzionare online per mancanza di logistica, come l’outlet dell’arredo”.
Le piattaforme di ecommerce specializzate sull’arredo non sono però gli unici clienti di Abile. Ci sono anche portali di ecommerce generalisti che trattano beni durevoli, produttori di arredo per uffici e rivenditori “fisici” (soprattutto mobilifici) che danno in outsourcing la consegna e il montaggio dei loro prodotti.