“In Italia abbiamo sempre avuto l’alibi che il problema per lo sviluppo digitale erano le infrastrutture. Invece gli italiani sono curiosi e interessati alle nuove tecnologie. C’è più timore tra le piccole e medie imprese, c’è resistenza culturale e mancanza di competenze. Serve immettere nelle aziende giovani che conoscano le tecnologie. E poi le pmi devono superare la paura di andare sul digitale e condividere le conoscenze e le competenze in una filiera di fornitori”. A dirlo a Giovanni Iozzia in questo video realizzato da EconomyUp è Donato Iacovone, AD di EY in Italia e Managing Partner dell’Area Mediterranea, commentando la ricerca realizzata da EY in collaborazione con Ipsos e il Centro Studi Intesa Sanpaolo, e presentata oggi 4 ottobre 2018 all’EY Capri Digital Summit.
Nella ricerca si spiega che l’Italia è dotata di buone infrastrutture tecnologiche, addirittura sopra la media europea, ma mancano di capillarità. Nella PA ci sono ancora forti resistenze alla digitalizzazione. Le competenze digitali e la cultura dell’innovazione sono ancora insufficienti, soprattutto nelle piccole e medie imprese, dove c’è ancora resistenza al cambiamento. Cosa fare?
“Bisogna allargare i distretti industriali fuori dal territorio” dice Iacovone. “Il distretto industriale è stato un successo, ma è stato sempre focalizzato sul territorio e sul prodotto. Se allarghiamo la filiera ai fornitori e clienti, che sono quasi sempre fuori dal territorio, abbiamo la possibilità di aiutare le imprese a migrare sul digitale”.