Risparmiare tempo e denaro. È questo l’obiettivo della startup Wekiwi, nuovo brand dell’energia online e primo fornitore di energia elettrica e gas naturale in Italia ad offrire una user experience completamente digitale, dalla sottoscrizione del contratto all’assistenza clienti.
Una startup che, proprio per mission e vocazione, si rivolge soprattutto ai millennials, una fascia di popolazione che vive una realtà permeata dalla tecnologia e dal digitale, sempre connessa, anche in mobilità e che richiede strumenti e servizi semplici e veloci per risparmiare tempo, ma che è attenta al consumo ragionato e consapevole. Con un semplice configuratore, infatti, l’utente può scegliere la carica più adatta ai suoi consumi e in 3 minuti può sottoscrivere il contratto via web senza nessun intermediario e senza la necessità di altre formalità. In questo modo viene promosso un consumo consapevole dell’energia, puntando sulla trasparenza.
La startup, il cui servizio è online dal 1 marzo, è stata fondata da Massimo Bello a Milano e fa parte del Gruppo Tremagi, operatore privato italiano del settore energetico, già attivo da anni nel mercato libero e che vanta oltre 200mila punti di fornitura serviti e un fatturato di circa 600 milioni di euro. Nell’ambito del Gruppo Tremagi, Wekiwi rappresenta la web-company destinata a servire un target di clientela digital. “L’idea è nata dall’ispirazione dei gruppi bancari: molte banche lanciano servizi assicurativi online che restano all’interno del gruppo ma che sono indipendenti. Vogliamo replicare quel modello nel settore dell’energia” racconta Massimo Bello, napoletano, classe 1976. Dopo una laurea alla Luiss di Roma, un periodo di formazione in una società di consulenza e un MBA, nel 2006 fonda insieme alla famiglia Bernardi (a capo del gruppo Tremagi) e insieme al Gruppo Duferco (gruppo siderurgico svizzero), la società Illumia, operatore attivo nel campo dell’energia e gas retail che arriva a sfiorare in poco tempo il mezzo miliardo di fatturato.
“Ora è giunto il momento di realizzare un mio personale desiderio imprenditoriale” continua Bello. “L’energia elettrica e il gas vengono considerate commodity a basso valore aggiunto, con scarsa differenziazione del prodotto e dell’offerta. I recenti e veloci cambiamenti nel settore dell’energia, la molteplicità dei diversi operatori sul mercato, hanno disatteso le aspettative dei consumatori che spesso non hanno trovato un riscontro positivo nel cambio di fornitore. Wekiwi vuole invertire questa tendenza, imponendosi sul mercato con prezzi bassi e allo stesso tempo cambiando il modo di rapportarsi con il cliente” spiega.
Il servizio è semplice da usare: il cliente sceglie una carica mensile, senza stime arbitrarie da parte del fornitore, stabilendo così l’importo delle proprie fatture, che saranno poi conguagliate solo con i consumi effettivi. Attraverso un’app, il cliente può verificare se sta consumando di più o di meno della carica stabilita e gestire la propria fornitura. Sono previsti inoltre sconti per coloro che non contattano l’azienda tramite telefono ma tramite mail o sito. “Vogliamo far diventare il web il primo canale di vendita dell’energia; l’obiettivo è far risparmiare al cliente dai 50 ai 100 euro all’anno” continua l’imprenditore.
Per quanto riguarda il modo in cui viene distribuita l’energia “oggi è semplice farlo: tutti i produttori di energia la riversano nella Borsa Elettrica e, attraverso portali informatici, si dialoga con il distributore per portare l’energia dal produttore al cliente finale. Oggi deve essere garantito il pari accesso a questi servizi a tutti gli operatori, e questa organizzazione ci permette di raggiungere tutti i clienti, dalla Sicilia alla Val d’Aosta”, spiega Bello, che ha già in mente il business plan per i prossimi anni. “Un business plan non particolarmente aggressivo: vogliamo raggiungere 50mila clienti in 5 anni e un fatturato di 20-30 milioni di euro. Più che ai numeri, nei prossimi anni puntiamo a diffondere la novità: finora erano presenti sul mercato energetico formule miste, con opzioni online e tradizionali. Noi puntiamo su un modello di vendita esclusivamente via web, che ci consente di tenere i costi bassi e di non frapporre strutture commerciali tra noi e i clienti”.