Enel accelera sul digitale e sull’innovazione contro il coronavirus

Enel è stata la prima multinazionale ad attivare una polizza assicurativa in caso di ricovero per tutti i 68mila dipendenti nel mondo, di cui il 55% è passato allo smart working. Sul fronte tecnologiche la scelta del full cloud ha permesso di affrontare meglio l’emergenza. Il sostegno alla Challenge Covid-19

Pubblicato il 17 Apr 2020

La centrale termoelettrica di Santa Barbara, in Toscana, illuminata con il tricolore

Imparare a essere più efficienti grazie alla tecnologia e sfruttando tutte le potenzialità della digitalizzazione: Enel sta affrontando l’emergenza coronavirus proseguendo nel percorso di innovazione avviato da tempo.

Va ricordato che l’azienda è una multinazionale, presente in 33 Paesi, e ha quindi dovuto mettere a punto un piano globale per garantire la sicurezza dei dipendenti e la continuità dell’erogazione di un servizio fondamentale come l’energia elettrica. È stata quindi istituita una task force mondiale per coordinare le iniziative dei singoli Paesi ed è scattato lo smart working per tutti i dipendenti esclusi quelli impegnati nell’operatività necessaria per garantire la continuità dei sistemi elettrici nazionali.

Enel ha 68mila dipendenti nel mondo e oggi il 55% di questi lavora a distanza per un totale di oltre 37mila persone. L’azienda ha attivato lo smart working già nel 2016 e non ha avuto difficoltà ad affrontare l’emergenza, proseguendo nella fornitura di un servizio essenziale per tutto il Paese.

Enel inoltre è stata la prima multinazionale a realizzare per tutti i suoi dipendenti una polizza assicurativa in caso di ricovero per il coronavirus, che garantirà un’indennità aggiuntiva rispetto a tutte le altre forme di assistenza sanitaria già previste.

L’innovazione può funzionare anche nel welfare aziendale. È stato lanciato un servizio di assistenza psicologica da remoto, che può diventare un percorso terapeutico prolungato nel tempo. Per andare incontro ai dipendenti che non possono lavorare in smart working è stata istituita, d’accordo con i sindacati, una “banca delle ferie”, un bacino nel quale tutti i dipendenti – dai top manager al personale operativo – potranno “versare” una o più giornate di ferie ai colleghi per ridurre le ore di straordinario che saranno necessarie a coprire le ore di permesso utilizzate in questo periodo di fermo delle attività.

Gli investimenti in tecnologia e innovazione hanno permesso a Enel di affrontare meglio la crisi da coronavirus. Per esempio la scelta del cloud: da un anno Enel è full cloud, un modello operativo che ha rivelato la sua efficienza in un momento di stress della rete con l’aumento del volume di dati. Come quelli relativi agli stream audio delle piattaforme di comunicazione utilizzate dall’azienda, che hanno subito un’impennata rispetto agli scorsi mesi senza che la rete ne risentisse.

La crisi è diventata quindi un’opportunità per crescere in fretta e l’innovazione resta il modo migliore per crescere e affrontare l’emergenza sanitaria con soluzioni nuove. Enel Cuore Onlus ha aiutato in tutta Italia le strutture sanitarie e la Protezione Civile. In Spagna la controllata Endesa ha lanciato la campagna #ProtegeaNuestrosHeroes. Enel è anche al fianco di chi pensa a come affrontare la ripresa sostenendo la Challenge Covid-19, lanciata da Università Campus-Biomedico con Marzotto Ventures, con l’obiettivo di trovare quelle tecnologie e soluzioni che possono rendere l’azienda e i propri dipendenti ancora più resilienti in futuro per poter continuare a fornire supporto all’Italia e a tutti i Paesi del mondo nei quali Enel è presente. La Challenge entra così su openinnovability.com, il portale di open innovation del Gruppo e sarà rilanciata dal network degli Enel Innovation Hubs a San Francisco, Tel Aviv e in altri principali ecosistemi di innovazione nel mondo .

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati

Articolo 1 di 2