Cisco Digital Transformation Lab, Enrico Mercadante: ecco come funzionerà

Cisco Italia chiude il 2018 con l’apertura del suo laboratorio a Napoli e si prepara alle sfide future: reskilling, infrastrutture, Impresa 4.0, tecnologie nel retail. Lo spiega in questa intervista Mercadante, il manager che segue l’innovazione. Che assicura: “Digitaliani non finisce, nel 2019 raccogliamo quanto seminato”

Pubblicato il 22 Nov 2018

Enrico Mercadante, Cisco Italia

Un 2018 chiuso in bellezza con l’apertura di uno spazio a Napoli per co-innovazione e formazione, ultimo episodio di un periodo ricco di eventi e investimenti: è il bilancio di Cisco Italia, che ora si prepara a raccogliere quanto seminato negli ultimi anni con il piano Digitaliani. “Non finirà tutto con il primo gennaio 2019” assicura a EconomyUp Enrico Mercadante, Lead for Digitization Platform Sales and for Innovation di Cisco. ”Nei tre anni di Digitaliani – prosegue – abbiamo ottenuto grandissimi risultati, adesso proseguiamo su questa strada. Le principali sfide per il 2019: lavorare sul reskilling, per garantire ai lavoratori nuove competenze, e su una nuova, specifica formazione per lo sviluppo delle reti”.  Un argomento che sarà trattato anche all’interno del Cisco Digital Transformation Lab.

CHE COS’È IL CISCO DIGITAL TRANSFORMATION LAB

Presentato a novembre 2018 presso il Complesso universitario di San Giovanni a Teduccio dell’Università Federico II, il Digital Transformation Lab di Cisco a Napoli è un progetto che rientra nell’ambito di Digitaliani, l’iniziativa decisa da Cisco nel 2015 e annunciata a gennaio 2016 per digitalizzare il nostro Paese con investimenti pari a 100 milioni di euro entro la fine di quest’anno.

Il Cisco Digital Transformation Lab sarà un luogo dedicato a sviluppare progetti di co-innovazione, sfruttando piattaforme aperte e collaborazione con le startup, le università e altre aziende del territorio. Il Centro offre anche corsi di formazione in grado di trasferire competenze uniche a studenti e professionisti, per affrontare con successo le sfide di un mondo sempre più globale e interconnesso. Il Cisco Digital Transformation Lab e l’offerta formativa erogata saranno gestiti da Consorzio Clara, in collaborazione con l’Università Federico II. I corsi riguarderanno l’ IoT (Internet of Things), la cybersecurity, la collaboration e le reti programmabili, anche in sinergia con altre realtà presenti. L’Academy aprirà le sue porte agli studenti dell’ateneo Federico II, ma anche alle aziende del territorio. Imprese, startup, sviluppatori e studenti saranno coinvolti nei progetti di co-innovazione.

Mercadante, perché avete scelto Napoli per formare i giovani alle nuove competenze tecnologiche?

Perché è un ecosistema fondato sui talenti. In questi 3 anni di Digitaliani abbiamo creato un terreno fertile per l’innovazione. L’Italia ha un pool interessante di talenti, penso in particolare agli sviluppatori. Il nostro laboratorio, in collaborazione con l’Università Federico II, è inserito in un ecosistema dove ci sono tante grandi aziende. Apple, per esempio, ha creato nel 2016 a Napoli la sua scuola per sviluppatori. Con Apple abbiamo una partnership tecnologica a livello mondiale su cybersecurity e programmabilità di rete. Non è un caso che anche noi abbiamo scelto il capoluogo partenopeo: il “substrato” degli studenti che già studiano lì è il nostro target ideale.

CISCO DIGITAL READY NETWORKING BOOTCAMP: 6 MESI PART-TIME PER STUDENTI

Cosa farete esattamente nel Cisco Lab napoletano?

È il luogo dove facciamo progetti pilota di trasformazione digitale ed è un laboratorio aperto di co-innovazione. Vogliamo fare anche formazione. È già online un bando per 18 studenti per entrare a far parte del “Cisco Digital Ready Networking Bootcamp”. Si tratta di un’esperienza di 6 mesi part-time dalla quale usciranno i professionisti capaci di guidare il cambiamento delle aziende verso l’innovazione digitale. Giovani che studieranno in modo approfondito le tecnologie di rete ma saranno anche in grado di sviluppare applicazioni innovative che interagiscano con esse in modo sicuro. Il Bootcamp si svolgerà da gennaio a luglio 2019. La partecipazione è aperta agli studenti che abbiano conseguito la laurea di primo livello (triennale) o titolo universitario equipollente in Ingegneria dell’Informazione o in Scienze e Tecnologie Informatiche.  Il corso, che ha la durata di sei mesi, prevede formazione in aula e una fase di project work, dedicata a sviluppare prototipi di nuove soluzioni digitali, con il coinvolgimento di aziende del territorio.

Cisco ha già la sua Networking Academy per creare competenze in ambito IT. Che cosa cambia con il Digital Transformation Lab?

È un’evoluzione rispetto all’Accademia, perché presenta contenuti innovativi che mettono insieme competenze di costruzione delle reti con la programmazione delle reti. È un tema dell’Internet of Things (IoT), un nuovo paradigma delle reti programmabili applicato all’Industria 4.0: la rete si deve auto-configurare e proteggere. Si tratta di un programma sperimentale innovativo: è la prima volta al mondo che viene lanciato. Non a caso alla presentazione ufficiale era presente Susie Wee, VP e CTO di DevNet Innovations di Cisco Systems, ovvero la manager che per Cisco si occupa del dialogo con gli sviluppatori. Cisco è già da tempo in costante e proficuo contatto con il mondo degli sviluppatori, ma con questo progetto intendiamo fare un passo ulteriore, creando fra gli studenti questo nuovo tipo di skills. La questione non è più come fare reti e sicurezza, ma come farlo in un ambiente nuovo e programmabile. Sono skills uniche e molto richieste. Infatti al lancio del laboratorio a Napoli erano presenti molte aziende, in prevalenza del territorio ma anche da altre parti d’Italia.

Digitaliani è terminato?

Tutto quello che abbiamo costruito non terminerà con il primo gennaio 2019, la macchina non si ferma. Questi per noi sono stati i primi tre anni di Digitaliani. Abbiamo ottenuto grandissimi risultati. Grandi soddisfazioni sono arrivate dalla Cisco Academy: abbiamo formato 120mila ragazzi e ragazze. Vogliamo continuare l’esperienza.

FOCUS 2019: IL RESKILLING, TORNARE A IMPARARE

Le sfide per il 2019?

Il focus della formazione sarà sempre più il reskilling. Con il digitale il lavoro sta cambiando di senso. Molte persone in azienda hanno bisogno di re-imparare. Questo sarà il trend per i prossimi anni. La Cisco Academy, con gli Academy Partners, ha lavorato con le scuole ma anche con le aziende. Ora intendiamo attivare programmi in collaborazione con altre realtà in Italia. È una sfida multidimensionale, perché include aspetti di change management e molto altro. Un ulteriore trend per il 2019 è il cambio di paradigma di cui parlavo prima, ovvero la programmabilità delle infrastrutture. Per questo investiamo sempre più nella comunità degli sviluppatori che sono poi i nostri partner, i nostri clienti o che provengono dalle università. Da substrato che rendeva le cose statiche, le infrastrutture sono diventate un ambiente più dinamico. E quando parliamo di infrastrutture non parliamo di cose astratte e lontane ma di reti elettriche, comunicazioni, smart cities, manifattura.

Altri trend tecnologici per il futuro prossimo?

C’è grande interesse per l’Impresa 4.0, per lo smart working, un tema su cui le aziende sono pronte a investire, ma anche sulla trasformazione nel mondo del retail. Si sta cercando di capire come costruire un nuovo customer journey, più accattivante e soddisfacente. Noi di Cisco, per esempio, abbiamo aiutato per Brico, insieme a Accentify, nella trasformazione del punto vendita utilizzando la business intelligence.

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Luciana Maci
Luciana Maci

Giornalista professionista dal 1999, scrivo di innovazione, economia digitale, digital transformation e di come sta cambiando il mondo con le nuove tecnologie. Sono dal 2013 in Digital360 Group, prima in CorCom, poi in EconomyUp. In passato ho partecipato al primo esperimento di giornalismo collaborativo online in Italia (Misna).

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