TECNOLOGIA SOLIDALE

Tre buone notizie su istituzioni e intelligenza artificiale



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Un investimento di 25 milioni per l’intelligenza artificiale a scuola; la definizione di una strategia nazionale; la selezione di tre progetti per usare l’AI a supporto dei lavori parlamentari. Nonostante il “faticoso” rapporto fra istituzioni e tecnologia, qualcosa si sta muovendo

Pubblicato il 26 lug 2024

Antonio Palmieri

Fondatore e presidente di Fondazione Pensiero Solido



intelligenza artificiale

Incontrando gli atleti italiani alla vigilia dell’inizio delle Olimpiadi di Parigi, il presidente Mattarella ha chiesto agli atleti azzurri di farci sentire spesso l’inno d’Italia.

Nell’attesa, ci sono tre notizie che riguardano istituzioni e tecnologia che vale la pena sottolineare, in quest’ultimo post prima del “fermo biologico” di agosto.

25 milioni per l’intelligenza artificiale e tutti gli studenti

1. “Gli insegnanti hanno un ruolo decisivo nel gestire l’Intelligenza artificiale al servizio dello studente, al servizio degli studenti con disabilità. Abbiamo investito 25 milioni di euro per l’utilizzo dell’Intelligenza artificiale per apparati audiovisivi per quanti hanno disabilità di tipo sensoriale”.

Questo annuncio – fatto il 10 luglio dal ministro dell’istruzione Giuseppe Valditara, intervenuto alla Sala della Regina di Montecitorio alla presentazione del Rapporto nazionale “Le prove Invalsi 2024” – è un ottima notizia per questo blog, dedicato alla “tecnologia solidale”. Nei prossimi mesi ne valuteremo gli sviluppi.

Adesso c’è una strategia italiana per l’intelligenza artificiale

2. “Ringrazio tutti gli esperti del Comitato per il loro contributo alla redazione della Strategia Italiana per l’Intelligenza Artificiale 2024-2026, un testo che sta supportando l’attività del governo nella definizione di una normativa nazionale e delle politiche sull’IA e che dimostra la nostra determinazione nel guidare lo sviluppo di questa tecnologia in modo efficace e sicuro”.

Con queste parole Alessio Butti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’innovazione, ha commentato lunedì 22 luglio la presentazione di questo documento, redatto dal comitato di esperti coordinato dal professor Gianluigi Greco e affiancato da una segreteria tecnica della quale hanno fatto parte alcuni esponenti del comitato scientifico della Fondazione Pensiero Solido.

Tre progetti per usare l’AI a supporto del Parlamento

3. “Il richiamo alla responsabilità in quanto decisori politici e la necessità di un approccio antropocentrico sono stati tratti distintivi della nostra azione: vigilare affinché la facile accessibilità alla conoscenza che l’IA genera non sia un abbaglio, un’allucinazione democratica.”

Anna Ascani, vicepresidente della Camera, così ha introdotto giovedì 25 luglio la premiazione dei tre progetti vincitori della manifestazione di interesse per l’utilizzo dell’IA generativa a supporto del lavoro parlamentare promossa dalla Camera dei deputati.

Il faticosa rapporto fra istituzioni politiche e tecnologia

Nei miei anni da parlamentare ho toccato con mano quanto il rapporto tra istituzioni politiche e tecnologia nel nostro Paese sia spesso “faticoso”. Tuttavia queste tre notizie, giunte a distanza così ravvicinata tra loro, sono potenzialmente da podio olimpico.

Il compito di Governo e Parlamento è ora quello di attuare queste iniziative nel modo migliore, per il bene di tutti. Questa non è una frase fatta, perché la rivoluzione culturale, antropologica, economica e sociale che le intelligenze artificiali – a partire da quella generativa e conversazionale – portano nelle nostre vite impone questa finalità.

Il nostro compito di cittadini è non solo quello di vigilare sulla realizzazione di quanto annunciato ma anche (soprattutto?) di fare la nostra parte, in primis cercando luoghi e persone che ci aiutino ad acquisire sempre più consapevolezza di ciò che sta avvenendo e ci consentano di usare concretamente per il meglio l’intelligenza artificiale. Persone e luoghi di questo tipo non fanno notizia ma ve ne sono eccome in Italia e tra l’altro proprio gli strumenti del digitale consentono di trovarle e di seguirle.

Come ha detto martedì 23 luglio nella sua intervista a La Stampa Luciano Floridi (il quale ha presieduto il comitato che ha scelto i tre progetti selezionati dalla Camera). va approfondito “cosa significa essere umani nell’era dell’intelligenza artificiale e perché rimaniamo unici.”

Che cosa significa essere umani è utile e importante saperlo, oggi più che mai, perché l’intelligenza artificiale generativa e conversazionale è una sfida alla nostra umanità, forse la principale di quest’epoca inedita e straordinaria che in quanto tale esige un impegno straordinario da parte di ciascuno di noi. Tocca scendere in pista a tutti, a te e a me. Qui dobbiamo tutti partecipare…

Quindi, buone Olimpiadi e buone vacanze…non artificiali ma solide!

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