RESTARTUP

Tre azioni concrete per fare impresa ai tempi del coronavirus, pensando al futuro

Avere una forte attenzione alla riduzione di costi immediata. Trasformare i costi in investimenti. Condividere le best practice. Sono i concetti fondamentali per trasformare questa emergenza in un laboratorio per trasformare le imprese, lavorando strategicamente sul lungo periodo

Pubblicato il 03 Mar 2020

Photo by Werner Du plessis on Unsplash

In studio ce lo siamo detti subito: in questo momento è importante aiutare l’imprenditore a mantenere un orizzonte di medio periodo, pur cercando di definire insieme le cose da fare a breve.

Lunedì scorso ho passato gran parte della giornata al telefono o su Skype per confrontarmi con i clienti: previsionali da rifare, nuove materie da approfondire, nuove strategie da studiare ragionando per scenari… ed un pò di gestione del rischio. Tutto molto operativo in realtà perché le cose da fare sono tante e sono da fare subito.

Avrei voluto scriverne ma poi ho trovato questo articolo di Andrea Porcu, Managing Director del Centro Medico Santagostino, L’​economia aziendale ai tempi del Coronavirus  che credo riassuma molto bene alcuni concetti che ritengo fondamentali:

  1. Forte attenzione alla riduzione immediata dei costi ove possibile attraverso azioni immediate

  2. In situazioni come queste è necessario sperimentare e trasformare i costi in investimenti, spostando l’orizzonte al medio periodo, ragionando per scenari e, se necessario, ridisegnando la propria strategia

  3. È dovere di tutti in questi momenti condividere le best practice.

L’articolo fa parte di una trilogia che vi invito a leggere.

Il Centro Medico Santagostino è una realtà molto interessante dal punto di vista della gestione manageriale e è generosa nel raccontarla ( trovate una interessante intervista a Luca Foresti, CEO del Centro Medico Santagostino all’interno del mio libro “Restartup, le scelte imprenditoriali non più rimandabili”, edito da Egea la casa editrice dell’Univeristà Bocconi).

Emerge un approccio che condivido e che ritengo estremamente positivo.

Possiamo trasformare questa situazione (che temo non durerà poco ed i cui effetti non saranno banali) in un importante laboratorio per trasformare le nostre imprese.

Per farlo è importante condividere le buone prassi che devono andare oltre allo smart working ( utilissimo) ed all’uso di Skype.

Il differimento del Salone del Mobile di Milano e del Cosmoprof di Bologna hanno costretto molti imprenditori a riflettere sul da farsi e sul ruolo di queste due città così diverse ma mai come oggi cosi unite.

Oggi dobbiamo ripristinare la fiducia attraverso decisioni ferme e condivise, in politica come in azienda.

Rimboccarsi le maniche aiuta a mantenere il morale alto nonostante tutto.
Questa emergenza ci mette a dura prova ma ci farà crescere.

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Andrea Arrigo Panato
Andrea Arrigo Panato

Dottore Commercialista e Revisore Legale, ha maturato una particolare esperienza nella gestione ordinaria e straordinaria d’impresa. È docente presso le scuole di specialità in Procedure Concorsuali e Risanamento d’impresa e in Finanza Aziendale e presso la Scuola di Alta Formazione Luigi Martino dell’Ordine di Milano. Autore di “Restartup. Le scelte imprenditoriali non più rimandabili” (EGEA).

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