“La tecnologia o è solidale o non è.”
La lapidaria ma efficace sintesi del direttore Giovanni Iozzia è quanto mai attuale, soprattutto al termine del secondo anno dell’era dell’intelligenza artificiale generativa e conversazionale.
Per questo motivo la tredicesima edizione di Tecnologia solidale si intitola: “Accessibilità, educazione e privacy nell’era dell’intelligenza artificiale”.
Puoi rivedere qui la serie di dialoghi che la Fondazione Pensiero Solido ha realizzato per declinare come rendere la tecnologia solidale davvero solida nell’era dell’intelligenza artificiale.
Parafrasando il Piccolo Principe, l’accessibilità è come l’essenziale, invisibile agli occhi, ma essendo essenziale non se ne può fare a meno…perché è giusto e anche perché è conveniente. A tutti! Di questo hanno ragionato, con esempi e riflessioni, Roberto Scano (l’unico italiano che siede ai tavoli europei dove si scrivono le normative tecniche sul tema) e Lorenzo Caggioni, responsabile dell’Accessibility Discovery Center, inaugurato poche settimane fa da Google a Milano.
Guido Scorza, componente del Garante per la protezione dei dati personali ha ribadito l’importanza di considerare il rispetto dei dati e delle persone come punto fondante di una tutela della vita e e della libertà di ciascuno in questa nostra era digitale.
Dell’ineludibile importanza dell’educazione al buon uso del digitale ha ragionato il prof. Enrico Nardelli, ordinario di Informatica alla Sapienza e guida del progetto “Programma il futuro”. La centralità della stessa e il ruolo della famiglia sono state ribadite da Agostino Ghiglia, componente del Garante per la protezione dei dati personali.
Martina Lascialfari, direttrice generale del Fondo per la Repubblica digitale ha raccontato come il Fondo sostenga le iniziative che usano il digitale per il bene di tutti e ha illustrato il bando più recente: “Fuoriclasse”, destinato a sostenere progetti per il reinserimento sociale delle persone detenute attraverso la formazione ai mestieri del digitale.
Da tredici anni per me Natale fa rima con Tecnologia solidale…e la tecnologia solidale migliora la vita delle persone ed è fatta da donne e uomini che cambiano in meglio il presente e guardano con fiducia al futuro. Questo è il modo migliore per farci gli auguri per il Santo Natale e per un 2025 all’insegna di una solida e operosa speranza!