La proposta

#startupNOtax, facciamo chiarezza sugli incentivi all’innovazione

Per dare continuità al lavoro già fatto vanno chiarite le incertezze sugli incentivi fiscali (che potrebbero aumentare). E bisogna prevedere un’eccezione per le aliquote sul capital gain per chi detiene una partecipazione più di un anno. Servono segnali di attenzione forti

Pubblicato il 15 Apr 2014

Andrea Di Camillo

Managing Partner di P101 Ventures

Andrea Di Camillo, managing partner di P101

L’ipotesi di aumentare l’aliquota sul capital gain, presente del Documento programmatico di Economia e Finanza approvato dal governo, nell’ecosistema delle startup suona come una contraddizione. Da tempo è stato intrapreso un percorso di sostegno per la valorizzazione delle startup e delle nuove aziende in genere. Anche se ci sono ancora grandi aree di incertezza e molti approfondimenti sono necessari, l’incentivo fiscale per l’investimento iniziale è stato in tal senso un segnale forte che rischia di essere smentito dal nuovo intervento sul capital gain. Come se si volesse “punire” chi ha investito con un vantaggio fiscale, quando arriverà il momento di disinvestire. Se non si agisce correttamente su questo tema si rischia infatti di annullare da subito l’effetto della prima leva che tanto faticosamente è stata avviata e che ad oggi non è ancora stata veramente utilizzata proprio perché da poche settimane in effettivo vigore.

In particolare credo che sul capital gain si dovrebbero prevedere aliquote diverse in funzione dell’holding period delle partecipazioni assoggettabili all’imposta, in modo da incentivare gli investimenti di medio/lungo termine.

Penso quindi che la questione degli incentivi fiscali a favore delle nuove aziende innovative dovrebbe essere riaffrontata a diversi livelli:

1. ri-chiarire a livello politico la rilevanza che lo spazio dell’innovazione ha (o gli si vuole dare) in qualsivoglia politica di sviluppo economico verrà poi adottata;

2. dare continuità al lavoro ed alle misure esistenti:
. chiarendo le incertezze normative ancora in essere e che non hanno ancora permesso di esprimere il potenziale degli incentivi fiscali;

. sfruttando quanto già individuato all’interno del rapporto sulle Start Up, anche allargando ulteriormente i benefici previsti ad esempio in termini di aliquote di deducibilità ora al 19% per le persone fisiche vs. il 50% previsto in UK;

. prevedendo un’eccezione in termini di aliquote sul capital gain derivante da questi investimenti mantenendole ai livelli attuali o prevedendone una riduzione qualora il periodo di detenzione della partecipazione sia superiore ai 12-18 mesi

Il tema è chiave, ed al di là delle singole misure, è fondamentale che vengano dati segnali di attenzione e di incentivo molto forti verso questo nostro ecosistema ancora in fasce che rischia altrimenti di restare sempre piccolo e gracile.

*Andrea Di Camillo è founder del fondo P101 e dell’acceleratore d’impresa Boox

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Andrea Di Camillo
Andrea Di Camillo
Managing Partner di P101 Ventures

 Andrea Di Camillo è Founder e Managing Partner di P101 Ventures e Founder di Boox.it

Articoli correlati

Articolo 1 di 2