Se si osservano i dati sugli investimenti in startup in Italia (tra gli ultimi pubblicati, quelli dell’Osservatorio Trimestrale sul Venture Capital in Italia realizzato da Growth Capital e Italian Tech Alliance), la notizia non tanto è il drastico calo dei volumi investiti (fatto super atteso), quanto la sostanziale tenuta del numero dei deal.
Gli investimenti sulle startup calano, il numero dei deal resta uguale
Numero dei funding round in Italia (2018-2023)
Come leggere questi dati? L’Italia sta riversando una montagna di capitale sul segmento seed ed early stage. Al riguardo la punta dell’iceberg sono i 18 acceleratori lanciati da CDP.
Cosa dobbiamo aspettarci? Quante di queste startup ce la faranno?
Qui ci viene in soccorso il lavoro di Mish Mashkautsan che ha fatto un’analisi molto precisa (andando a fare pulizia – in gergo relabelling – dei dati dei round in base a importo, timing, sequencing. NDR: i dati che si estraggono dai principali database di startups sono oltremodo sporchi) su un gruppo di 13mila startup europee che avevano fatto un seed round nel periodo 2016-2018 (quindi all’inizio del periodo forse più espansivo della nostra storia recente). I dati sono stati anche confrontati con un’analisi simile fatta su startup del cohort 2012–2015.
Lo studio ha consentito di dare risposta a tre domande abbastanza significative.
Quanto tempo in media passa dal round di Seed al Series A?
Il tempo medio sono 24/30 mesi. Per la maggior parte del gruppo fare un series A richiede 36 mesi dopo la chiusura del seed.
Tempo medio per passare da Seed a Series A
Quanto capitale in media serve per arrivare al round Series A?
Qui tecnicamente si parla di “runway”. Per arrivare al Series A in media servono 2.5/3 milioni di dollari (includendo tutta la raccolta precedente, da Family & Friends fino al Seed, estensioni incluse).
In quante startup arrivano al Series A?
Solo una su 4-5 startup che hanno fatto un round seed riesce a fare il Series A (entro 36 mesi).
E le percentuali non sono salite neanche nell’ultimo periodo che è stato estremamente espansivo (“fiumi di denaro”). Indi il gradino è abbastanza steep per entrare nel mondo delle startup che possono provare davvero a giocare la partita.
Percentuali di startup (seed funded) in grado di completare il Series A
Cosa attenderci quindi da questa messe di nuove startup fondate in questi anni in Italia?
Una forte selezione, probabilmente con ratio di successo (alias di sopravvivenza) ancora più bassi della media europea, dato che l’abbondanza di capitale riversato di recente ha strutturalmente abbassato le barriere di ingresso al settore.
Non so se una su cinque ce la farà, magari una su dieci. Ma quelle che arriveranno allo stadio del Series A avranno una chance di dire la propria e di avere un impatto su PIL e occupazione. Che è quello che alla fine conta e ciò di cui questo Paese ha dannatamente bisogno.