Qualora venisse approvata la così definita Web-Tax siamo pronti come musiXmatch a lasciare l’Italia e a concentrare le nostre energie unitamente verso i mercati esteri come abbiamo fatto sin dall’inizio. Abbiamo formalmente bloccato le assunzioni in Italia e d’ora in poi proseguiremo solo ed esclusivamente negli USA con queste, a seguito dell’apertura della nostra nuova subsidiary americana. Non è escluso di spostare il nostro head quarter direttamente negli USA, che peraltro è il nostro primo mercato. Nonostante gli sforzi di creare e favorire un ecosistema in Italia ci sembra evidente che la nostra politica non sia in grado di comprendere che il futuro dell’Italia passa anche dall’Innovazione. Anche noi vogliamo il rispetto delle regole fiscali da parte di aziende come Google, Facebook, Amazon ed altre. Ma questa legge va ad impattare direttamente sul nostro bilancio poichè i nostri inserzionisti pubblicitari esteri in virtù di un obbligo di avere una partita iva italiana potrebbero decidere di bloccare gli investimenti su di noi”.
L’Italia a questo punto diventa per noi un Paese ostile e che non favorisce la crescita digitale. Ne prendiamo atto ma orientiamo il nostro futuro verso altri mercati spostando i nostri investimenti sull’estero.