Come ho annunciato all’Internet Day è ripartito l’Intergruppo parlamentare Innovazione.
Nella passata legislatura l’Intergruppo parlamentare Innovazione è stato un luogo di lavoro tra parlamentari di forze politiche diverse: abbiamo lavorato insieme focalizzando le politiche e mettendo da parte la politica, intesa come contrapposizione tra i partiti a prescindere dal merito delle questioni. Un luogo dove elaborare politiche per l’innovazione in Italia.
CHE COS’È UN INTERGRUPPO PARLAMENTARE
Come dico sempre, un intergruppo parlamentare non è una associazione di tifosi dell’Inter (quale io sono) ma una libera aggregazione di parlamentari di tutte le forze politiche, uniti dall’interesse a un tema specifico, nel nostro caso l’innovazione. Questa è la sua forza ma anche il suo limite, perché un intergruppo non è un soggetto istituzionale riconosciuto. Per superare questo stato di cose, ripresenteremo a breve la proposta di una quindicesima commissione parlamentare permanente dedicata all’innovazione, cosa che abbiamo già fatto senza esito quattro anni fa.
UNA PROPOSTA DI LEGGE PER UNA COMMISSIONE SULL’INNOVAZIONE
Come alternativa, ho riesumato e depositato una mia proposta di legge del 2005 (!) che prevede l’istituzione di una commissione bicamerale permanente, sul modello di quelle già esistenti: infanzia, antimafia, vigilanza Rai. Forse nel 2005 questa proposta era prematura ma nel 2018 il Parlamento non può non avere un luogo strutturato espressamente dedicato a riflettere, elaborare e corroborare l’azione del governo in tema digitale,
tecnologia solidale compresa, soprattutto in assenza di un ministero dedicato all’innovazione.