Manifesto

OTTIMISMO

Dentro la crisi economica c’è anche una crisi psicologica. Pensare positivo è un passo necessario per la crescita. L’ottimismo è la consapevolezza, terribile e spaventosa, che possiamo prendere in mano la nostra vita. Non importa che desideriate scoprire luoghi inesplorati, o cambiare la storia dello sport. Siate ottimisti. Alzatevi presto, e correte dietro all’unico sole che conta: il vostro talento

Pubblicato il 02 Dic 2013

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Federico Grom e Guido Martinetti, fondatori e amministratori delegati delle Gelaterie Grom

Talvolta, c’è confusione. Talvolta, confondiamo l’ottimismo con la fortuna. Invece no: l’ottimismo è fatica, determinazione, lavoro.

In natura c’è un bell’esempio di ottimismo: semplice, pulito, profondo. Il girasole, innamorato del sole, lo segue attraverso il giorno e i giorni, voltando instancabilmente il capo verso di lui.

L’ottimismo è il girasole e il suo girare. L’ottimismo è l’incrollabile voglia di fare. E’ quello di Ernest Shackelton, il primo uomo ad attraversare l’Antartide, che nel 1914 pubblicò sul New York Times questo annuncio: “Cerchiamo uomini per spedizioni all’avventura. Bassa paga. Freddo estremo. Lunghi mesi di oscurità totale. Pericolo costante. Ritorno a casa non assicurato. Onori e riconoscimenti in caso di successo.” L’ottimismo è quello del grande Michael Jordan: “…ho sbagliato più di novemila tiri, ho perso quasi trecento partite, ventisei volte i miei compagni mi hanno affidato il tiro decisivo e l’ho sbagliato. Ho fallito molte volte. Ed è per questo che alla fine ho vinto tutto.”

L’ottimismo è la consapevolezza, terribile e spaventosa, che possiamo prendere in mano la nostra vita. Non importa che desideriate scoprire luoghi inesplorati, o cambiare la storia dello sport. Siate ottimisti. Alzatevi presto, e correte dietro all’unico sole che conta: il vostro talento. La vita. Il resto, sono palle.

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