Esperienze

La startup è quella cosa in cui devi rimboccarti le maniche

La voglia di fare. La capacità di rischiare. E di innovare. È la forza delle start up. Tutti possono fare start up, ma la vera sfida che bisogna affrontare in Italia è trasformare una start up in un’azienda. Ecco il pensiero del fondatore di una startup pronta all’exit ideale: il collocamento in Borsa

Pubblicato il 11 Dic 2013

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Fabio Cannavale, Founder ed executive chairman di Bravo FlyRumbo Group

La start up è quella cosa in cui devi rimboccarti le maniche, fare tutto, lavorare senza orari. Tutti sono alla pari, c’è un forte sentimento pionieristico, direi quasi eroico, e hai la sensazione di fare qualcosa di unico. Tutti possono fare start up. Basta avere una forte motivazione, una buona idea, qualche capacità. Ed è importante fare start up perché produci innovazione. Puoi pensare a cose impossibili, creare business che non esistevano, rischiare tutto perché non hai nulla da perdere.

Ma la vera sfida che bisogna affrontare, in Italia, è trasformare una start up in un’azienda. A fare la differenza è il salto da un piccolo gruppo di persone coeso e fortemente motivato a un’azienda strutturata, con competenze precise e ben distribuite. Ti servono cose diverse se sei in 20 o in 50: noi abbiamo fatto il nostro primo organigramma quando siamo diventati più di 100. Non è una questione di capitali, ma di cultura manageriale.

La start up da sola è solo una premessa necessaria. Esprime il suo valore per un sistema economico quando diventa un’azienda di successo. Come è successo negli Stati Uniti dove una parte importante del pil e della capitalizzazione di Borsa è costituita da imprese nate negli ultimi 10 o 20 anni.

* Fabio Cannavale è Founder ed executive chairman di BravoFly Rumbo Group

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