Tecnologia Solidale

La Carta dei diritti di Internet va a scuola

All’istituto Avogadro di Torino è stato presentato e discusso davanti a centinaia di ragazzi il testo approvato nel 2015 dopo un anno di lavoro del Comitato voluto dalla presidente della Camera Laura Boldrini. La prima tappa di un tour per diffondere l’iniziativa e capire l’atteggiamento degli studenti verso l’online e le sue regole

Pubblicato il 24 Mar 2017

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“Le Istituzioni pubbliche garantiscono i necessari interventi per il superamento di ogni forma di divario digitale tra cui quelli determinati dal genere, dalle condizioni economiche oltre che da situazioni di vulnerabilità personale e disabilità”. Così recita l’ultimo comma dell’articolo 2 della “Carta dei diritti di Internet” , approvata nel 2015 dopo un anno di lavoro del Comitato voluto dalla presidente della Camera Laura Boldrini.

La Carta dei diritti di Internet, cos’è e cosa cambia

Di come attuare questo proposito abbiamo discusso ieri presso l’Istituto Avogadro di Torino, prima tappa del tour nelle scuole della Commissione Internet della Camera, per presentare e discutere la Carta.

Una mattinata utile e istruttiva, perché ha reso “viva“ la Carta e perché le domande e le reazioni dei ragazzi hanno dimostrato la distanza che c’è tra ciò che pensiamo noi e come vedono le cose loro. È stato un dialogo che – assieme al vicesegretario generale della Camera Fabrizio Castaldi, al professor Juan Carlos de Martin del Politecnico e alla giornalista Anna Masera – ho affrontato senza la pretesa di spiegare loro come devono comportarsi online ma offrendo una testimonianza su come mi comporto io.

È stata un’esperienza per me straordinaria, da ripetere. Anche per diffondere sempre meglio il concetto di accessibilità. La Carta dei diritti di internet va a scuola.

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