TECNOLOGIA SOLIDALE

Intelligenza artificiale (e non solo): la responsabilità è tutta nostra

Il 20 luglio le maggiori società impegnate a creare software di intelligenza artificiale generativa e conversazionale hanno preso importanti impegni con il presidente Biden. Il 26 luglio alcune di queste hanno creato il Frontier Model Forum. Non ci sono tecnologie, ma persone che le usano con responsabilità

Pubblicato il 28 Lug 2023

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Il 20 luglio Amazon, Anthropic, Google, Inflection, Meta, Microsoft e OpenAI – le maggiori società impegnate a creare software di intelligenza artificiale generativa e conversazionale – hanno preso sei importanti impegni con il presidente Biden, per dare risposta ai principali rischi dell’intelligenza artificiale generativa e conversazionale evidenziati da esperti e legislatori.
Il 26 luglio Anthropic, Google, Microsoft e OpenAI hanno annunciato la creazione del Frontier Model Forum,  gruppo di lavoro per garantire uno sviluppo sicuro e responsabile dei modelli di intelligenza artificiale.
Da mesi sostengo che, alla fine, tutto si riduce a una parola: responsabilità. A partire da coloro I quali producono e investono per creare software di intelligenza artificiale generativa e conversazionale. Queste due notizie lo confermano e ci consentono di ben sperare.

Alla responsabilità dei grandi, si unisce quella di ciascuno di noi. Perché, come diciamo raccontando della Fondazione Pensiero Solido, non esiste la tecnologia, esistono “solamente” le persone che la inventano e che l’adoperano.

Come confermano i dialoghi dei post di Tecnologia Solidale di questa prima parte dell’anno, all’origine di tutto vi è una persona che è colpita da un aspetto della realtà e si chiede: perché non provare a cambiarla in meglio? Che sia Emanuele Santi con Riding the rainbow in Lussemburgo oppure Serena Bonetti con la sua startup Takelocal a Milano, Cristina Angelillo a Bari con Marshmallow Games o Marco Camisani Calzolari e la divulgazione del digitale oppure Andrea Censoni con Startup Africa Roadtrip o Andrea Rangone con la sua formazione digitale per neet, i ragazzi che non studiano né lavorano, il risultato non cambia: la tecnologia è solidale perché vi sono donne e uomini che la usano per cambiare in meglio il presente.

Arrivederci a settembre!

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Antonio Palmieri
Antonio Palmieri

Antonio Palmieri, fondatore e presidente di Fondazione Pensiero Solido. Sposato, due figli, milanese, interista. Dal 1988 si occupa di comunicazione, comunicazione politica, formazione, innovazione digitale e sociale. Già deputato di Forza Italia

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