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Imparare dalle Women Leader: 3 consigli di Giuseppina Di Foggia (Terna)

Pubblicato il 07 Nov 2023

Giuseppina Di Foggia, amministratore delegato di Terna

Dalla settimana scorsa all’Innovation Center di Mind The Bridge di San Francisco ci sono le female founder di sette scaleup spagnole. Da due anni lavoriamo con Desafia (che è il programma di Red.es e ICEX – l’equivalente della nostra ICE) per aiutare le migliori startup spagnole a scalare internazionalmente. Nella selezione si è sempre cercato, oltre alla qualità, di privilegiare la diversità.

Quest’ultima edizione abbiamo fatto un passo ulteriore: ci siamo concentrati sul costruire un batch fatto solo da women-led startups. La (non) notizia è che se cerchi – senza nasconderti dietro alibi – trovi. E abbiamo scaleup super promettenti come Founderz, LetMePark, Metricool, MYHIXEL, Odders Lab, Scoolinary, Workdeck con soluzioni che spaziano dall’online education alle connected car, dagli analytic alla health e immersive VR.

Ho avuto l’opportunità di lavorare con loro durante la settimana e di conoscerle. L’altra (non) notizia è che sono tutte molto solide (oltre che estremamente motivate).

Giuseppina Di Foggia, amministratore delegato di Terna, con un gruppo di scaleup founder spagnole

Essendo Giuseppina Di Foggia, amministratore delegato di Terna, a San Francisco per una serie di incontri organizzati dalla Silicon Valley Innovation Antenna che ospitiamo e supportiamo, è stato naturale organizzare un incontro informale di confronto tra queste leader.

Diversity e meritocracy, il confronto con le scaleup founder spagnole

Dal confronto delle esperienze è emerso quanto in Europa siano ancora forti gli “unconscious bias” che portano a discriminare. Nei comportamenti ma anche nel linguaggio. E come sia necessario educare per portare tutti noi a rendercene conto ed esercitarci ad avere comportamenti ed espressioni maggiormente inclusivi. Perché le parole hanno un peso e fanno danni.

In Silicon Valley (dove diversity and meritocracy are at core) questi discorsi accadono naturalmente, in Europa e in Italia c’è molto lavoro ancora da fare. Lavoro tuttavia necessario e non rinviabile.

Così come va modificato il percepito sulle STEM come materie tipicamente maschili (Giuseppina Di Foggia ha rivelato come il suo essere ingegnere non sia incompatibile con passioni come arte e musica).

L’esperienza delle startup spagnole mostra come queste società high tech quando guidate da donne riescano ad avere maggiore diversità nella propria base dei dipendenti.

I consigli dell’ingegnere Giuseppina Di Foggia

Che consigli dà una ingegnere che non è nata CEO ma che molto spesso nella sua vita è stata l’unica donna nella stanza?

  1. Essere curiosi e continuare a imparare, ogni giorno, cose diverse da quelle che hai studiato (“ho un professore per ogni cosa”)
  2. Non essere autoreferenziali (“Non voglio sentirmi dire sempre sì, sono pagata per portare idee e le idee non hanno gerarchia”)
  3. Essere determinati ma anche avere più piani (“È necessario avere delle aspettative ma non sempre dipende solo da te”).

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Alberto Onetti
Alberto Onetti

Chairman (di Mind the Bridge), Professore (di Entrepreneurship all’Università dell’Insubria) e imprenditore seriale (Funambol la mia ultima avventura). Geneticamente curioso e affascinato dalle cose complicate.

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