Provo a fare alcuni ragionamenti semplici semplici. Il futuro è per definizione legato all’età delle persone, ovvero più le persone sono giovani, più in teoria guardano al futuro. Ovviamente c’è sempre qualche eccezione come la mia amica Rosamond Bernier di New York che ha appena compiuto 97 anni in grandissima forma e mi ha scritto che guarda con gioia al traguardo dei 100 anni…
Tornando tra i comuni mortali come noi, i giovani sono la molla dello sviluppo e della crescita proprio perché pensano più al futuro che a tirare i remi in barca ancorandosi con nostalgia al passato. E allora perché in Italia ci sono così tanti capelli bianchi quando si va alle conferenze e così pochi giovani? Perché i giovani devono “auto-invecchiarsi” come aspetto fisico per essere considerati nelle riunioni (ho un paio di amici giovani brillanti che si sono fatti crescere la barba per sembrare più vecchi altrimenti nessuno li ascoltava…)? Perchè in Italia non si parla abbastanza di uno dei problemi principali legati alla crisi che è appunto l’invecchiamento della nostra popolazione? Cos’è cambiato rispetto a qualche secolo fa quando i vari geni che sono ancora nei libri di scuola avevano meno di trent’anni, come Leonardo da Vinci per fare solo un esempio?