Il MISE ha pubblicato sul proprio sito, con scarso considerazione per la privacy visto che ha reso noto anche i dettagli personali compreso il numero di cellulare, l’elenco di chi ha “applicato” la propria iscrizione all’Elenco Nazionale degli Innovation Manager a seguito della più volte commentata iniziativa che definisce l’incentivo del Voucher per la trasformazione digitale e l’innovazione per le PMI. Contemporaneamente sul sito del MISE è possibile per le PMI presentare i progetti che potranno beneficiare dell’incentivo, corredati o meno dal nominativo dell’iscritto o iscritta pre-selezionata o da ricercare nella medesima piattaforma.
Elenco Innovation Manager, che cosa dicono i numeri
Possiamo per il momento considerare i numeri. Due in particolare: sono 3.659 gli iscritti e le iscritte come indipendenti e 5.297 gli iscritti che fanno capo a società di consulenza.
Non voglio dare nessun commento e giudizio in merito ma solamente qualche considerazione quantitativa.
Consideriamo che i voucher sono di due tagli, 25 e 40 mila euro: se dividiamo per due il numero degli Innovation Manager, per saturarli tutti in maniera equa, usando un linguaggio consulenziale, per il primo anno dovremmo avere risorse per circa 2 mld e 200 milioni di euro a fronte dei 25 milioni di euro stanziati. C’è molto da fare, quindi, per avvicinarci allo slogan che ha accompagnato questa iniziativa: “Un Innovation Manager in ogni azienda italiana”
Se invece dividiamo i fondi stanziati annualmente per ciascun anno, per il numero degli innovation manager, per farli lavorare tutti ogni singolo progetto dovrebbe avere un valore massimo di circa 2.800 euro. Difficile per supportare un qualsiasi progetto di innovazione o digitalizzazione.
Ci saranno fondi solo per il 10% degli iscritti all’Elenco Innovation Manager
Infine, prendiamo un valore medio di progetto e del voucher pari a 30.000 euro a fronte dei 25 milioni si generano 833 progetti che interesserebbero circa il 10% degli e delle iscritte all’elenco.
Ovviamente queste sono solo simulazioni statiche, non tengono conto delle reali dinamiche di accesso, ripartizione e assegnazione che sono presenti nella piattaforma che adesso è in funzione.
L’emersione delle competenze per la trasformazione digitale
La considerazione finale la faccio pensando al quel 90% degli e delle Innovation Manager che in quest’ultima simulazione hanno dichiarato in modo esplicito, istituzionale e trasparenze di possedere le competenze chiave nell’area della trasformazione digitale, delle strategie di digitalizzazione e dell’innovazione.
Penso quindi che questo Elenco possa essere considerato l’occasione per far emergere il sommerso delle competenze.
Un’opportunità per tutti quegli imprenditori e manager che spesso dichiarano di non trovare competenze. Un’opportunità per tutte quelle aziende che hanno i progetti delle aree indicati incagliati o a bassa velocità di realizzazione.
Sperando che i nostri e le nostre quasi 9.000 professionisti mantengano le promesse.
Sperando di non aver creato gli “umarell” dell’innovazione.
Se volete sapere chi sono le e i quasi 9.000 Innovation Manager italiani, il MISE ha provveduto alla curiosità incappando nel più grosso “data exposure” dell’anno pubblicando al mondo intero (il consenso era stato dato per l’utilizzo dei dai ai fini di funzionamento della piattaforma) tutti i CV degli iscritti incluso codice fiscale, cellulare, mail privata, mail pec, firme digitalizzate al fondo di qualche documento e le fotocopie dei documenti di identità che qualcuno o qualcuna aveva allegato.
Chi ha potuto scaricare tutto il “dump” dei CV penso che abbia ottimo materiale per head hunter e aziende dei direct marketing. Speriamo solo loro. Materiale per chi nell’era della privacy e del GDPR può darci qualche indicazione, forse ha prevalso l’elogio della trasparenza. Ma a noi interessano i contenuti.
Innovation Manager, i numeri e le competenze dichiarate
Nella pagina del MISE possiamo vedere i dati e le competenze dichiarate. L’analisi è semplice ma interessante. Ecco il numero di specialisti per specializzazione sul territorio italiano.
% | Specializzazioni | Numero IM |
17 | Integrazione e digitalizzazione processi | 1523 |
16 | Nuovi metodi organizzativi | 1433 |
10 | Big data e analytics | 896 |
9 | Digital Marketing | 806 |
8 | IOT e IOM | 716 |
7 | Open Innovation | 627 |
5 | interfaccia uomo macchina | 448 |
4 | Cyber Security | 358 |
4 | Prototipazione rapida | 358 |
4 | NPR e processi produttivi | 358 |
4 | Cloud, fog e quantum computing | 358 |
3 | Quotazione e M&S | 269 |
3 | VR/AR | 269 |
2 | Simulazione sistemi Cyber.fisici | 179 |
2 | Robotica | 179 |
2 | Manifattura additiva e 3D Printing | 179 |
100 | 8956 |
La sconfitta dell’Open Innovation
Il mio unico commento è che vincono i processi, come potevamo pensare e sperare ma è la sconfitta dell’Open Innovation nel disallineamento tra competenze e frequenza nelle discussioni.
Molti mi chiedono, tu ti sei iscritto? Si
Poi mi chiedono perché? Per una serie di ragioni ma soprattutto perché se si vuole essere critici costruttivi, supportare le competenze e focalizzare ciò che è utile da quello che non lo è bisogna stare dentro le cose.
Ma non ho messo nel mio profilo LinkedIn l’iscrizione come nuovo mestiere. Sono ancora alla ricerca di quello nuovo!