In questa primavera 2015 Berlino non ha ospitato solamente la finale di Champions League. Il 27-29 marzo la capitale tedesca ha ospitato anche una altra grande competizione internazionale, meno nota ma non meno importante, forse: una gara tra aziende – organizzata da Application Developers Alliance, realtà non-profit che mette insieme il più grande network di sviluppatori del mondo – con lo scopo di sostenere lo sviluppo delle migliori soluzioni hardware e software in questi settori: healthcare, automotive, home automation, e smart cities.
La Juventus non cel’ha fatta. Invece in questa circostanza una squadra italiana ha vinto, a Berlino. È il team pugliese INTACT Healthcare, che ha battuto 18 imprese provenienti da tutto il mondo. L’azienda pugliese ha vinto il primo premio, un grant di 20milla dollari, sponsorizzato da Google, Ericsson e Intel, con dbGLOVE, guanto interattivo che aiuta sordo-ciechi e ipovedenti a comunicare.
Ecco come funziona dbGLOVE:
«Certamente i 20mila dollari sono un aiuto grande per noi – ha dichiarato Nicholas Caporusso, 34 anni, di Bari, fondatore di INTACT – ma ancora più importante è stato il poter entrare nel network di Application Developers Alliance, realtà d’eccellenza con la quale condividiamo i valori dell’imprenditoria sociale. Inoltre, grazie ai partner, abbiamo presentato dbGLOVE presso le maggiori conferenze di settore in Europa, sempre a Berlino, poi a Londra e a Parigi, meno di un mese fa.
Un bel salto per la nostra impresa, che è nata nel 2013 grazie al bando “Valore Assoluto” della Camera di Commercio di Bari e ora è inserita nel programma di accelerazione EveFOCUS a Berlino. CIò ovviamente ci mette al centro di un ecosistema imprenditoriale che dialoga con un mercato globale. L’ideale per un sistema di comunicazione per disabili che non ha vincolo di lingua, come è il nostro».
Il dispositivo DbGLOVE usa l’alfabeto Malossi (alfabeto tattile ed intuitivo inventato da un sordo cieco italiano), con il quale due persone sordo-cieche possono comunicare a turno, toccando diverse aree del palmo della mano, ciascuna delle quali corrisponde a una lettera, e così formando dei messaggi comprensibili dal proprio interlocutore.
L’alfabeto Malossi è ampiamente impiegato con i bambini e le persone affetti da disturbi cognitivi, che hanno difficoltà, dunque, ad imparare metodi di comunicazione più complessi e articolati (ad esempio, il Lorm o l’alfabeto Braille).
DbGLOVE è un guanto indossabile sulla mano sinistra, che, grazie a sensori e attuatori, consente una comunicazione bidirezionale persona/smartphone-smartphone/persona. Chi lo usadeve semplicemente digitare messaggi sul dbGLOVE con l’altra mano. I messaggi possono essere visualizzati sullo schermo, possono essere tradotti in discorso, oppure possono essere trasmessi via Internet. Le risposte vengono inviate direttamente a dbGLOVE, che li traduce in vibrazioni che simulano i segnali tattili dell’alfabeto Malossi, rappresentando le lettere sul palmo della mano, permettendo all’utente di leggere il messaggio.
“Il guanto toglie dall’isolamentonon udenti e non vedenti. Ho iniziato a pensare a questo dispositivo nel 2004 – ha detto Nicholas – nel corso della GDG, Google Developer DevFest di Roma. Ci ho messo anni per trovare le professionalità necessarie allo sviluppo del progetto – da ingegneri elettronici a sviluppatori di applicazioni mobili – e adesso finalmente ci siamo e vogliamo portare la nostra invenzione in tutto il mondo.”.
Nel mondo 1,5 milioni di persone sono completamente sordo-cieche, ma diversi gradi di cecità e sordità colpiscono più di 150 milioni di individui. Sono persone molto limitate nella loro possibilità di comunicare, di accedere a informazioni e di muoversi. Le persone affette congiuntamente da cecità e sordità vivono una inevitabile situazione di isolamento: il tatto è l’unico senso di cui essi possono disporre perinteragire con il mondo. Con il tatto e con SbGLOVE si riapre un contatto. È proprio il caso di dirlo.
* Antonio Palmieri, deputato Commissione cultura, Forza Italia, @antoniopalmieri