Quattro anni fa, ho paragonato Lorenzo Ciaccio ad Archimede Pitagorico. Questi aveva inventato “il pettine senza denti per i calvi senza capelli”, Lorenzo, molto più concretamente, ha realizzato una app che fa parlare i sordi al telefono: Pedius.
Pedius sta diventando grande, è nel sesto anno di vita. Come sta andando il 2019?
Questo anno sta procedendo bene abbiamo iniziato diverse nuove collaborazioni e ovviamente l’ultimo trimestre è quello in cui si raccoglie il lavoro dell’anno. Abbiamo rinnovato tutte le nostre partnership con i nostri grandi clienti: Telecom, BNL, AXA, ENEL. Abbiamo aggiunto ultimamente ACEA, che ci ha subito coinvolto nelle iniziative aziendali riguardo la sostenibilità e l’innovazione. All’ultima Maker Fair siamo stati loro ospiti per raccontare ciò che stiamo facendo.
Bene, direi.
Sì, anche se ho un rammarico: il 2019 è anche il nostro primo anno da PMI Innovativa, abbiamo perso lo status di Startup a vocazione sociale a cui eravamo tanto affezionati, ma chi lavora nell’innovazione sa accettare i cambiamenti.
Nell’attesa, quando ci siamo sentiti per concordare questa intervista mi hai parlato di una espansione all’estero. A che punto siete?
Il 10 settembre abbiamo lanciato ufficialmente il nostro servizio ad Hong Kong siglando un importante accordo con CSL Mobile, la compagnia telefonica di Hong Kong. Hanno deciso di offrire chiamate illimitate a tutti i loro clienti sordi fino alla fine dell’anno. Non è stato semplice organizzare un evento e comunicarlo ad Hong Kong per via della situazione politica, ma su questo siamo stati fortunati ed i media hanno accolto e amplificato molto la notizia.
E una volta finito l’anno?
Proseguiremo con le attività ad Hong Kong che rappresenta per noi il trampolino per il mercato asiatico.
Tornando in Italia, hai una iniziativa specifica in programma da raccontare?
Dopo sei anni riusciremo a realizzare un obiettivo primario per la comunità sorda: rendere accessibili le chiamate d’emergenza! Dopo 2 mesi di sperimentazione con la provincia di Trento lanceremo il primo esempio di 112 accessibile. Dopo diversi incontri siamo riusciti finalmente a trovare la persona giusta che ha preso a cuore il tema dell’accessibilità e dopo diversi passaggi burocratici siamo finalmente al traguardo
Ottimo. Quando partirà il 112 accessibile in Trentino?