Corea del Sud e innovazione, un binomio che sarà sempre più forte. Secondo l’ultimo “Tech Scaleup South Korea Report 2022” di Mind the Bridge, l’ecosistema scaleup in Corea del Sud ha raggiunto un livello di maturità tale da collocare il paese alla pari di alcune delle grandi potenze europee.
I dati rivelano infatti come la Corea del Sud oggi ospiti oltre 1200 scaleup, dato molto vicino a quello francese (1957) e tedesco (1406). Inoltre, le scaleup sudcoreane hanno raccolto cumulativamente 48,2 miliardi di dollari, superando i 40,9 miliardi della Francia e avvicinando i 55,4 miliardi della Germania.
Una chiara indicazione di quanto il settore tecnologico della Corea del Sud sia in rapida evoluzione e di come stia diventando una destinazione sempre più attraente per gli investitori alla ricerca di opportunità.
Ho voluto approfondire l’argomento con Sun Choi, Managing Director Asia per Mind the Bridge. Da Seoul lavora per supportare le startup asiatiche nel loro ingresso sui mercati internazionali e aiutare le multinazionali a costruire una presenza di innovazione e scouting in Sud Corea.
Perché le grandi aziende dovrebbero guardare alla Corea del Sud?
Perché sta crescendo a palla. Dieci anni fa l’ecosistema era quasi inesistente e anche solo tre anni fa il divario rispetto a tanti paesi era molto ampio. Ma ha fatto passi da gigante, superando per Scaleup Investing Ratio e numero di Scaleup Francia e Germania, un risultato molto significativo raggiunto in un così breve lasso di tempo. E siamo solo agli inizi: la Corea è destinata a crescere molto di più. Quindi sarebbe miope non iniziare a insediarsi. Tra qualche anno potrebbe essere troppo tardi.
Corea del Sud e innovazione, quali sono i driver della crescita?
In primis il sostegno incrollabile del governo che funge da reale forza trainante.
Per il 2023 il governo sudcoreano ha deciso di investire ben 11 miliardi di dollari nel suo ecosistema startup, pari allo 0,6% del PIL del Paese. Questo ha portato a un’ondata di 13 unicorni in Corea del Sud, superando così il Giappone, che è fermo a quota sei.
Ma l’impegno del governo nel promuovere l’innovazione e l’imprenditorialità nel Paese non si limita alle sole startup. Il budget, infatti, è destinato anche a incoraggiare le grandi aziende a impegnarsi in attività di open innovation, andando così a stimolare ulteriormente il mercato. E, oltre a Samsung che è molto attiva (vicina ai 2 miliardi di dollari di allocazione di capitale), le aziende coreane, sia quelle della Old Economy (acciaierie come Posco, banche come KB, Hana, Shinan, carmaker come Hyundai, …) sia quelle della New Economy (ad esempio Naver, Megastudy e Kakao) investono sulle startup. Dal 2015 circa un miliardo all’anno
Su quali tecnologie la Corea del Sud eccelle?
La K-culture, la Korean Wave della cultura pop coreana, ha ormai investito tutti i mercati. Le industrie dei media digitali e dei giochi, emerse inizialmente come focolai di innovazione, oggi coinvolgono il 16% delle scaleup del paese e, con il Metaverso al centro dell’attenzione, si stanno evolvendo sempre di più all’interno di un contesto tecnologico digitale più complesso che include la creazione di contenuti 3D, realtà aumentata, audio-video, streaming e broadcasting.
L’aspetto chiave è che il Paese ha una lunga tradizione di rapido adattamento alle nuove tecnologie e una capacità innata di renderle più piccole, più economiche e più veloci. Samsung, LG e altre grandi aziende sono solo alcuni esempi di come la Corea del Sud sia sempre stata costantemente all’avanguardia nell’innovazione tecnologica. E per chi non volesse perdere l’opportunità di collaborare con il fiorente ecosistema di startup del paese, vi aspettiamo allo Scaleup Summit South Korea in programma per i prossimi 1 e 2 giugno a Seoul.