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Come stanno cambiando i programmi di Intrapreneurship: l’esperienza di SAP

Da un maggiore allineamento con la strategia di business alla necessità di un venture builder per sviluppare i progetti migliori: ecco, sulla base dell’esperienza di SAP, le tendenze che definiscono una nuova generazione di Intrapreneurship, l’attività per sostenere l’imprenditorialità interna alle aziende

Pubblicato il 22 Nov 2022

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In SAP oggi parlano di Intrapreneurship 2.0. Sette anni dopo il lancio da parte della multinazionale tedesca del software (quasi 30 miliardi di fatturato e oltre 100mila dipendenti) della prima edizione di Intrapreneurship, la portata dei cambiamenti introdotti nella struttura del programma fa parlare di una nuova generazione. 2.0 appunto.

Ho chiesto a Joachim von Goetz, Global Vice President e Head of Intrapreneurship di SAP.io, il programma di innovazione della multinazionale, di aiutarci a identificare quali sono le principali direttrici di cambiamento. Visto che nascono da anni di esperienza operativa di un programma che ha prodotto casi di successo (per citare un esempio, Encore è diventato parte di CatenaX, innestando elementi di economia circolare nella principale piattaforma di scambio di dati sui flussi di materiali all’interno dell’industria dell’auto) possono quindi rappresentare interessanti spunti di confronto per altre aziende che hanno in essere iniziative simili (i cui risultati – come avevamo discusso in precedenza su Sifted Financial Times –sono spesso deludenti).

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Intrapreneurship, i principali trend emergenti

Rimandandovi alla Mind the Chat per avere accesso alla discussione completa, vi sintetizzo i principali trend emergenti dal rinnovato programma di Intrapreneurship di SAP (integrati da qualche commento personale):

1) Maggiore allineamento con la strategia

Spesso si tende a favorire la partecipazione dei dipendenti tenendo molto aperte i challenge. SAP ha progressivamente ristretto gli spazi di applicazione a progetti che devono sempre più essere in linea con la long-term strategy dell’azienda.

2) Rimuovere le deadline per la presentazione dei progetti

Il vantaggio evidente nell’avere finestre aperte per la submission delle idee (un po’ secondo lo stile dei migliori MBA) è offrire maggiore flessibilità ai dipendenti (“multiple deadlines to provide more flexibility”) che non risultano così vincolati da scadenze. E’ opportuno segnalare come gestire un programma in modalità aperta (open call) sia organizzativamente molto più complesso ed oneroso e pertanto non consigliato per aziende alle prime esperienze.

3) Aggregare progetti diversi

Gli innovatori solitari non vanno lontano. SAP ha introdotto degli appuntamenti (“Pre-submission workshops”) per favorire la ricerca di co-founder con cui presentare insieme il progetto. L’aggregazione di diversi proponenti su progetti comuni, anche se non semplice da attuare, è un altro tratto emergente dai migliori programmi (in quanto favorisce confronto e lavoro in team).

4) Intensificare il Self-judgement

SAP sta cercando di bilanciare la valutazione esterna con momenti di autovalutazione. L’obiettivo è fare in modo che l’ingresso nei demo days non risulti una decisione imposta dall’alto quanto piuttosto una scelta condivisa con i proponenti. L’obiettivo è passare da “You have a Good Idea/You have a Bad Idea” a valutazioni condivise (“help employees make educated decisions”).

5) Ampliare (e decentralizzare) il supporto ai progetti

In parallelo al programma di Intrapreneurship SAP ha sviluppato nel tempo una rete di quasi un centinaio di “Venture Partners”, ossia dipendenti di SAP in grado di supportare gli intrapreneurs durante tutto il processo. Per loro sono previsti momenti di confronto e formazione dedicati in quanto il loro coinvolgimento attivo è considerato essenziale.

6) Aumentare la decentralizzazione del programma

Questo vale in particolare per le aziende multinazionali a configuazione geograficamente dispersa. L’obiettivo di SAP è aumentare la ownership del programma da parte delle diverse country/region in modo da ampliarne l’impatto (“won regional leadership to support and amplify on our behalf, as well as have regional offices invest resources around Intrapreneurship”).

7) Avere un Venture Builder per poter scalare i progetti meritevoli

I programmi di intrapreneurship hanno un indubbio valore nella diffusione della cultura all’innovazione e dello spirito imprenditoriale. Però alla fine devono mettere a terra dei risultati, se vogliono essere mantenuti (e non tagliati alle prime ristrettezze di budget). Al riguardo avere un Venture Builder in grado (con risorse e capitali) di scalare i progetti meritevoli è fondamentale. SAP lo ha (si chiama SAP Venture Studio). In 7 anni circa 20 (degli oltre 250 che sono arrivati alla fase finale del programma) sono stati ammessi e hanno ricevuto investimenti per circa 2 milioni ciascuno per validare la fase iniziale (e, per quelli che la hanno passata, ulteriori capitali per lo sviluppo della stessa). Oggi 7 ventures sono attive e un paio sono oltremodo promettenti (oltre ad Encore, Tax Eye).

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Alberto Onetti
Alberto Onetti

Chairman (di Mind the Bridge), Professore (di Entrepreneurship all’Università dell’Insubria) e imprenditore seriale (Funambol la mia ultima avventura). Geneticamente curioso e affascinato dalle cose complicate.

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